Marcello Chirico
Lultima giunta regionale dellanno 2005 ha sancito quanto già preannunciato nei giorni scorsi: i saldi invernali 2006 partiranno, in tutta la Lombardia, da giovedì 5 gennaio. Restano però invariate le modalità previste dalla normativa generale: la durata massima rimane quella di 60 giorni, quindi le vendite «scontate» termineranno con la giornata del 5 marzo. Il provvedimento speciale, nato da uniniziativa dellassessore al commercio Franco Nicoli Cristiani, è stato adottato (ufficialmente) in ragione della coincidenza della tradizionale apertura dei saldi con la giornata di fermo del traffico nelle zone critiche di Milano/Como/Sempione, Bergamo e Brescia, prevista per il 7 gennaio.
«Abbiamo ritenuto di effettuare questo adeguamento - ha detto Nicoli Cristiani - per mantenere integra l'opportunità che i saldi offrono: questa modalità di vendita rappresenta infatti una occasione importante per i commercianti che, altrimenti, potrebbero subire un rilevante danno economico a causa del deprezzamento delle merci, ma, d'altro canto, punta a favorire anche i consumatori, per i quali gli sconti praticati costituiscono l'occasione per poter acquistare a prezzi migliori».
A dire il vero, lanticipo dei saldi invernali di 48 ore rispetto alla consueta data dapertura è stata la soluzione che ha ammorbidito la posizione dei commercianti, dichiaratisi immediatamente contrari allo slittamento della giornata di blocco-antismog dalla Befana al 7 gennaio. Ovvero, al primo sabato del nuovo anno, tradizionalmente coinciso appunto con lapertura dei saldi. Proprio allo scopo di evitare una rottura con la (potente) categoria degli esercenti, la Regione ha optato per una sorta di do ut des: mantenimento del blocco al sabato 7, ma anticipo dei saldi di due giorni. E i commercianti si sono calmati, seppur parzialmente, perché avrebbero voluto ottenere un «regalo» di fine danno in più: il mantenimento dello stesso numero di «bonus» a disposizione durante lanno dei singoli negozianti per le aperture domenicali. Che sono otto in tutto e ciascun esercente può giocarselo a piacere. Siccome domenica 8 gennaio molti di loro opteranno per lapertura, avrebbero desiderato che la Regione non partisse col conteggio dei «bonus» già dalla prima settimana del 2006. Ma è un «regalo» che il Pirellone (per ora) non ha voluto fargli, sembrerebbe per decisione diretta del governatore Roberto Formigoni, leggermente piccato per le prese di posizione dellUnione del Commercio riguardo alla decisione regionale di far slittare il blocco al primo sabato di gennaio. Una specie di legittima ripicca del governatore, già partito ieri per le ferie di fine danno (tantè vero che la giunta è stata presieduta dalla sua vice Viviana Beccalossi).
Lamministrazione regionale ha provveduto anche a stabilire alcune regole fondamentali per tutelare gli acquisti dei consumatori e garantire il corretto svolgimento dei saldi, lasciando ai Comuni il compito di vigilare sulla loro applicazione.
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