La Regione siciliana taglia i fondi alle ricerche del fisico disabile

Lo scienziato Fulvio Frisone, celebre all'estero per le sue ricerche e in Italia per la fiction ispirata alla sua vita, senza i finanziamenti dovrà rinunciare a congressi internazionali e attività. Il deputato siciliano dell'Udc Pippo Gianni: «Atto ignobile»

La sua storia è celebre in tutta Italia, e non solo. Perché è diventata una fiction di successo, «Il figlio della luna», trasmessa con grande successo due anni fa. E perché lui, Fulvio Frisone, fisico nucleare di 44 anni, è la dimostrazione vivente di come si possa dare un calcio all'handicap e alle barriere soprattutto mentali che i cosiddetti "normali" oppongono a chi è malato, a chi ha problemi, a chi non può muoversi autonomamente. Ne ha fatta di strada, Fulvio, da quando da bambino gli preconizzavano una vita da vegetale. Grazie alla sua forza di volontà, e alle lotte di mamma Lucia lui, affetto da tetraparesi spastica con distonie, non solo si è laureato, ma è diventato uno scienziato di fama internazionale. Ha avuto premi e riconoscimenti per le sue ricerche. Ma dove non è riuscito l'handicap vorrebbero riuscire adesso la burocrazia e la crisi. La Regione Siciliana, che sostiene l'attività di Fulvio attraverso una Fondazione, avrebbe infatti tagliato di 40mila euro i fondi che consentono a Fulvio di continuare la sua attività, di partecipare ai congressi, di continuare a fare ricerca, all'Università di Catania.
Una beffa. A denunciare pubblicamente il caso dei tagli a Frisone il deputato regionale siciliano dell'Udc Pippo Gianni. «La Regione siciliana - denuncia il parlamentare regionale - ha tagliato i fondi a favore del fisico nucleare Fulvio Frisone, previsti dalla legge regionale 5/2005. Lo scienziato ora non si trova più nelle condizioni di poter svolgere la sua attività di studio e di ricerca, nè tanto meno ha la piena garanzia del mantenimento dei livelli essenziali di vita, a causa della sua condizione di grave disabilità». Gianni, sul tema, ha presentato un'interrogazione all'assessore regionale alla Politiche sociali, Lino Leanza. «Con un atto, direi ignobile - aggiunge il deputato centrista - , sono stati decurtati 40 mila euro dal contributo annuo che la Regione eroga a Frisone per l'assistenza personale garantita da quatto persone, tra cui la madre, e per le spese di ricerca nonché per la partecipazione a congressi internazionali. Lo scienziato siciliano non potrà sostenere le spese per la sua partecipazione ai congressi mondiali già programmati per quest'anno a Los Angeles, Sochi (Russia), ed Asti».
Rammaricata la Regione siciliana, che polemizza con Gianni ma assicura che farà il possibile per ripristinare i finanziamenti: «Tutti i capitoli di spesa del Bilancio della Regione, come Pippo Gianni sa -rileva una nota -sono stati oggetto di tagli, per le ben note difficoltà finanziarie. È , perciò, inopportuno e inappropriato speculare su una riduzione del finanziamento che, peraltro -è stata operata dall'Assemblea regionale.

In ogni caso, la Presidenza della Regione siciliana troverà ogni possibile soluzione - conclude la nota - per integrare il contributo erogato ogni anno al dottor Frisone, considerata la rilevanza delle sue attività scientifiche e le esigenze di assistenza alla sua persona».

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