Oscar Farinetti, imprenditore del settore alimentare da sempre considerato vicino al Partito Democratico, si rivolge alla formazione politica che fu di Matteo Renzi e lancia un appello chiaro: il dialogo con i Cinque Stelle può e deve proseguire.
In un'intervista al Foglio, il patron di Eataly spiega le sue ragioni per ascoltare le offerte del partito di Luigi Di Maio. "Proverei a buttare giù le quattro o cinque cose da fare di sicuro, di cui la prima una nuova legge elettorale, in 6/12 mesi. E poi si torna a votare con un sistema che assicuri la governabilità - ragiona - Comprendo bene le resistenze di chi si è sentito insultato e mandato a quel paese per anni.Tuttavia occorre tenere conto della loro svolta."
Il mantra di Farinetti è quello di "ascoltare sempre e comunque" e la ragione migliore per sostenere questa linea è tratta proprio dalla storia politica del M5S: l'imprenditore piemontese, che alle elezioni primarie della scorsa primavera espresse apertamente il proprio endorsement per l'allora segretario uscente Matteo Renzi, non vuole che il Pd ricada nell'errore che proprio i Cinque Stelle commisero nel 2013, rifiutando qualsiasi ipotesi di dialogo con Pierluigi Bersani.
Chi ha
buona memoria, tuttavia, ricorderà che non si tratta di una prima assoluta: già quattro anni fa, al tempo del passaggio di consegne fra Enrico Letta e Matteo Renzi, Farinetti evocò un'alleanza fra il Nazareno e i grillini. Allora non andò bene; ora la partita è tutta da giocare.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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