Rifiuti, il sindaco di Terzigno vede Berlusconi: "Mi ha assicurato che la discarica non si farà"

Al termine di un'altra giornata di scontri l'incontro risolutivo tra il premier e il sindaco di Terzigno Domenico Auricchio. Entro una settimana Berlusconi visiterà i paesi in emergenza. Intanto assicurano: "La seconda discarica non sarà fatta! 

Rifiuti, il sindaco di Terzigno vede Berlusconi: 
"Mi ha assicurato che la discarica non si farà"

Napoli - Un’altra giornata di scontri, una veglia con il vescovo di Nola, monsignor Beniamino Depalma che ha gridato il "no alla morte, allo scempio che è stato realizzato ed a quello che si vuole realizzare" e poi l’annuncio bomba: il sindaco di Terzigno, Domenico Auricchio riferisce di un incontro con il premier. Berlusconi, annuncia, "verrà tra cinque, sei giorni a Terzigno e Boscoreale e comunque ha assicurato che la discarica non si aprirà". In serata il presidente del Consiglio, dopo la fiducia alla Camera, aveva ha incontrato, a Palazzo Grazioli, una ventina di rappresentanti locali della Campania e il sottosegretario Guido Bertolaso per discutere della situazione rifiuti nella regione.

I manifestanti nel Napoletano Le parole di Auricchio vengono riferite alla folla che in piazza Pace, a Boscoreale  partecipa alla veglia di preghiera con il vescovo. La gente ascolta e attende conferme all’annuncio. E' l’epilogo di un’altra giornata di tensioni cominciata già nella notte. Alla rotonda di via Panoramica - i miasmi della discarica che si sentono a centinaia di metri - c’erano tremila manifestanti. Anche donne e bambini. E giovani con il volto coperto dai cappucci. All’improvviso le luci dei lampioni si spengono. Si scatena l’inferno. Lanci di sassi, lacrimogeni. Urla e pianti. E' l’ennesima notte di paura e di scontri vicino alla discarica di Terzigno, la ex Sari, dove già sversano circa 190 camion al giorno, e al secondo sito che dovrebbe aprire all’interno del Parco Nazionale del Vesuvio e che terrorizza le popolazioni vesuviane. Alla fine, il bilancio ufficiale reso noto dalla polizia parla di cinque persone ferite anche se in modo non grave. Si tratta di quattro agenti del Reparto Mobile e di un manifestante. Tensioni e scontri si verificano anche in una zona più distante. Al corso Leonardo da Vinci, a Terzigno, un blocco umano ha tentato di fermare una colonna di autcompattatori che avanzava scortata dalla polizia. Nella bolgia qualcuno lancia un ordigno rudimentale che distrugge un camion della ’Melito Multiservizì. Ignoti prendono le chiavi di un altro mezzo che rimane così fermo per ore.

Tensioni a Napoli Il clima difficile sul fronte dell’ordine pubblico vede impegnate, ma per tutt’altro motivo, le forze di polizia anche a Napoli dove i senza lavoro hanno occupato Palazzo Reale, e organizzato presidi a piazza Municipio, al Duomo, e nelle sedi di Pd e Popolari. Una protesta per denunciare il ritardo nel pagamento dei sussidi e chiedere la convocazione di un tavolo permanente per l’avvio al lavoro. In mattinata altri gruppi di disoccupati avevano sversato rifiuti sulla linea ferroviaria della stazione di Acerra. Disagi si sono verificati anche sul tratto Roma-Napoli. Quanto alle popolazioni vesuviane continuano la loro protesta contro la possibile apertura della seconda discarica a Terzigno.

Lo fanno, tengono a sottolineare, pacificamente, con il sostegno delle istituzioni e l’intervento della Chiesa che ha pubblicamente sottolineato, attraverso il vescovo di Nola, monsignor Beniamino Depalma che chi manifesta sono persone perbene.

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