Il "segreto" dell’orso polare: così resiste a temperature sotto zero

Un importante "alleato" dell'orso polare è in grado di proteggerlo da temperature estreme: ecco la scoperta di un team internazionale che ha analizzato il suo pelo

Il "segreto" dell’orso polare: così resiste a temperature sotto zero
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È sicuramente il "re" indiscusso dei ghiacci un po' come il leone è il re della foresta: stiamo parlando dell'orso polare, il più grande carnivoro di terraferma che esiste sulla Terra assieme insieme all'orso kodiak (il suo colore è il bruno). Alcuni scienziati hanno scoperto come sia possibile che l'enorme orso bianco riesca a resistere a temperature che sono perennemente sotto zero, in mezzo a distese di ghiaccio, riuscendo a cavarsela mostrandosi totalmente a suo agio.

La risposta nel pelo

Sulla rivista Science Advances è stato pubblicato uno studio internazionale che è valso la copertina: nel suo pelo c'è una sorta di "antigelo" composto da un miscuglio di sostanze grasse che donano alla sua folta e bianca pelliccia proprietà uniche che gli consentono di vivere serenamente in terre climaticamente inospitali. La scoperta "getta una nuova affascinante luce sulla nostra comprensione dell'ecologia dell'orso polare", spiegano i ricercatori. Non solo, ma questa scoperta fa luce anche sulla popolazione degli Inuit che ha da sempre un forte legame con il mammifero.

Il "segreto" del sebo

Entrando nel dettaglio, gli studiosi hanno analizzato i peli raccolti da sei orsi polari presenti in natura concentrandosi sul sebo, il grasso che riveste la loro pelliccia. Il "segreto" sta proprio qui, nella loro naturale produzione di questa sostanza grassa presente sulla pelle di quasi tutti i mammiferi uomo compreso. Gli scienziati hanno condotto un'analisi chimica scoprendo un mix compreso tra colesterolo, acidi grassi e diacilgliceroli in grado di proteggerli dal ghiacchio che non rimane attaccato alla loro pelliccia ma scivola via.

I ricercatori, però, sono rimasti sorpresi nel notare che tra questi ingredienti manca lo squalene, un idrocarburo che viene prodotto da numerosi altri animali acquatici oltre che dall'uomo (nei capelli). Questa mancanza ha suggerito ai ricercatori l'importanza per le proprietà antighiaccio dell'orso polare.

Le parole dei ricercatori

​Lo studio è stato condotto dal team del dottorando Julian Carolan della School of Chemistry del Trinity College di Dublino e all'Amber Research Ireland Centre, primo autore dell'articolo. "Abbiamo misurato la forza di adesione del ghiaccio, l'idrofobicità e il tempo di congelamento dell'acqua. Abbiamo poi confrontato le performance del pelo dell'orso con quelle dei capelli umani e di due tipi di pelli da sci speciali realizzate dall'uomo. Il sebo è rapidamente emerso come componente cruciale che conferisce alla pelliccia degli orsi polari il suo "effetto antighiaccio".

Ultima scoperta ma non per importanza riguarda l'igiene personale degli orsi: la presenza del ghiaccio sulla loro pelliccia è influenzata dal lavaggio.

I peli unti e non lavati rendevano molto più complicato il deposito del ghiaccio, discorso inverso quando avviene una maggiore pulizia con il grasso che viene rimosso. Nel prossimo futuro, grazie a questa scoperta si potranno creare nuovi rivestimenti antighiaccio sostenibili.

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