Roma - Prosegue la corsa al rialzo dei prezzi sui listini dei carburanti italiani con la benzina che ha sfondato ormai quota 1,5 euro al litro. E mentre i consumatori scendono di nuovo sul piede di guerra chiedendo l’intervento del governo (secondo Adoc il caro carburanti sta distruggendo l’economia italiana e i redditi delle famiglie), Unione petrolifera ribadisce che le quotazioni di benzina e diesel sono "assolutamente in linea con quelle degli altri paesi europei".
Ancora rincari sui carburanti Questa mattina, dal consueto monitoraggio di quotidianoenergia.it emerge che a muovere i listini sono state IP e Q8. La prima, rimasta ferma negli ultimi due giri di rialzi, ha recuperato il ritardo accumulato negli ultimi giorni facendo salire i prezzi raccomandati della benzina di 3 centesimi, del diesel di 2 centesimi e del gpl di 1 centesimo. La seconda è avanzata di 1 centesimo sul solo gasolio. Aumenti ancora non del tutto assorbiti sul territorio, dove tuttavia si registra lo sfondamento a livello medio nazionale della soglia di 1,5 euro al litro sulla benzina per Tamoil (soglia già ampiamente superata nelle punte massime in alcune aree del Paese) e di 1,4 euro al litro per il diesel per Q8 e Tamoil ma solo in alcuni impianti del Sud. Nel dettaglio oggi la media nazionale dei prezzi praticati della benzina (in modalità servito) va dall’1,488 euro al litro degli impianti Eni all’1,5 di Tamoil (no-logo a 1,419 euro al litro). Per il diesel si passa dall’1,373 euro al litro riscontrato nelle stazioni di servizio Eni all’1,382 rilevato negli impianti Q8 (no-logo a 1,301).
Le preoccupazioni del Codacons Il prezzo della benzina rischia di raggiungere quota 1,80 euro al litro entro il prossimo agosto se non ci saranno interventi atti a bloccare le speculazioni sui listini. Il Codacons spiega che "la velocità con cui sono rincarati i prezzi alla pompa nelle ultime settimane è allarmante e purtroppo fa prevedere, in caso di mancati ribassi nel corso del 2011, una corsa dei listini che culminerà a quota 1,80 euro al litro entro il prossimo mese di agosto, con un aggravio di spesa pari a +15 euro a pieno". Secondo il presidente Carlo Rienzi, "il Governo intanto resta a guardare, e non muove un dito per combattere le speculazioni sui carburanti e tutelare le famiglie alle prese col caro-pieno".
"Al momento l'unica soluzione per i cittadini - prosegue Rienzi - è contenere il danno, rifornendosi preso i distributori indipendenti, che praticano listini inferiori fino a 10 centesimi al litro rispetto ai gestori tradizionali. A tal fine, ricordiamo che l'unico elenco completo e aggiornato delle pompe bianche esistenti in Italia è disponibile gratuitamente sul sito dell’associazione".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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