Milano - Il Milan non è un albergo ma dev’essere comunque molto comodo restarci. Perché ieri pomeriggio, all’improvviso, e dopo un incontro-lampo tra Adriano Galliani e Rino Gattuso, il centrocampista calabrese ha prolungato il suo contratto fino all’estate del 2012 concedendo una sostanziosa riduzione della cifra fin qui guadagnata (5,3 milioni a stagione). Il felice esito del negoziato ha così messo fine alla telenovela spinosa e cancellato dall’orizzonte di Milanello alcune nuvole.
Gattuso, che a gennaio compirà 32 anni e che attualmente è alle prese con la guarigione da un fastidioso infortunio muscolare, si era lamentato per il mancato utilizzo in occasione della sfida col Real Madrid. Ai suoi lamenti avevano replicato Galliani e Leonardo: il vice-presidente esecutivo milanista aveva proposto di prolungare di un anno il contratto spalmando il ricco stipendio, il tecnico aveva garantito sull’utilità di Gattuso nel corso della stagione.
Non è un caso che la mina Gattuso sia stata disinnescata da Galliani nel giorno in cui il Milan è riprecipitato a terra, dopo la sconfitta domestica col Palermo. «È un bel segnale per tutto lo spogliatoio» ha riconosciuto il vice Berlusconi. «L’avevo detto che considero il Milan casa mia» la chiosa dell’interessato. Sabato tornerà a disposizione di Leonardo.
Proprio quel risultato e le performance di alcuni protagonisti hanno dimostrato l’assoluta necessità di utilizzare le migliori risorse del gruppo per reggere la concorrenza di Inter e Juventus. Già sabato prossimo, infatti, a Firenze, il Milan sarà alle prese con un passaggio decisivo per la sua stagione. E alla ripresa del campionato, Genoa in casa e Juventus a Torino, sarà chiamato ad altre due sfide impegnative. La conclusione positiva della vertenza Gattuso è un segnale in codice anche per Abbiati, Kaladze, Inzaghi, rimasti ai margini del Milan.
La vita continua, allora.
Come continuano, secondo il calendario fissato, i festeggiamenti per il compleanno (110 anni di vita) del club, nonostante l’assenza del presidente Silvio Berlusconi. «Il presidente vuole che tutto vada avanti normalmente» la garanzia firmata da Adriano Galliani.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.