Rischio brogli, è rissa continua in Comune

Si stava meglio quando si stava peggio. Così si torna indietro. In parte, a quando gli scrutatori venivano scelti dai partiti. La legge lo prevede: se nell'apposita commissione elettorale del Comune, non c'è unanimità ogni commissario potrà scegliere i suoi. Ma l'unanimità proprio non c'è: se martedì scorso si era arrivati perfino alle mani (aggressione del consigliere azzurro Giuseppe Cecconi nei confronti di Salvatore Lecce (Ulivo) al grido: «Brogli, brogli, comunisti delinquenti», eccesso per cui Cecconi ha comunque posto le sue pubbliche scuse) ieri in una commissione specifica lo scontro è stato verbale.
Il problema nasce dagli evidenti problemi sorti durante lo spoglio delle ultime elezioni amministrative.

Almeno in questo, maggioranza e opposizione sono d'accordo: qualcosa non ha funzionato, e non a caso, anche la magistratura nell'unico seggio esaminato ha rilevato palesi anomalie. Antonio Bruno (Rifondazione) parla di «disastro», Enrico Musso, dice che «quanto è accaduto alle scorse elezioni gli è bastato. (...)

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