Riso, frigorifero e olio Come conservarlo

Il primo consiglio è quello di utilizzare il tartufo il prima possibile per mantenerne il suo aroma. Quindi acquistatelo nella pezzatura che meglio si addice al vostro utilizzo «veloce» e, qualsiasi modo di conservazione scegliate, non oltrepassate mai i 10 giorni. Soprattutto per quello bianco, il più delicato.

IN FRIGORIFERO

È il metodo più efficace. Avvolgete il tartufo in una carta assorbente che va cambiata una volta al giorno e anche più se vi accorgete che non è completamente asciutta. La carta ha lo scopo di assorbire l'umidità del tartufo, mantenendolo sempre asciutto, così da non farlo marcire o ammuffire.

SOTT'OLIO

Riponete il vostro tartufo in un barattolo di vetro e ricopritelo con olio di oliva, assicurandogli una temperatura tra i 2 e 4 gradi. Controllate regolarmente che non sia cambiato né il profumo né compaiano muffe. L'olio «aromatizzato» può poi essere riutilizzato per il condimento di piatti.

NEL RISO

Fatelo di nascosto da qualsiasi chef o «tartufaro» che vi bocceranno il sistema.

Mettete il tartufo immerso nel riso in un barattolo di vetro e riponetelo in frigo per non più di 3-4 giorni. La verità è che a guadagnarci sarà il riso splendidamente aromatizzato, mentre il tartufo sarà prosciugato nella sua «essenza».

PaPe

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