Paola Castellazzo
Cinquecento anni di storia del mondo moderno, che parte da Genova e giovedì torna a Genova dove affonda le sue radici. Cinque secoli che sono stati, in vari modi, influenzati, modificati e plasmati da un uomo che con le sue capacità, con i suoi sogni ha infranto le barriere del mondo in cui viveva regalando a tutti una visione nuova della realtà: Cristoforo Colombo. Parte dalla grandiosità, spesso discussa e controversa ma mai dimenticata di questo grande personaggio, la due giorni delle Celebrazioni Colombiane, fortemente volute dalla Fondazione Carige, dal Comitato Nazionale per le celebrazioni di Colombo e dal Centro Studi Paolo Emilio Taviani. Incontri scientifici, libri, convegni, teatro, filatelia, Santa Messa e fiaccolata ma anche sfilata in costumi storici per una celebrazione che non vuole chiudersi tra quattro mura. Grande attesa per il convegno «GenovaEuropaMondo - Cristoforo Colombo 5 secoli dopo» che si terrà venerdì 19 e sabato 20 nella Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale a cui parteciperanno studiosi di ogni parte d'Europa. Un convegno che vuole riparlare, ridestare l'attenzione su questo grande personaggio, che, a cinquecento anni dalla scomparsa, ancora suscita grandi discussioni. «Sottolineare il significato più profondo, ovvero la dimensione della formazione a monte della scoperta e del milieu antropologico di Colombo - spiega Il presidente della Fondazione Carige, Vincenzo Lorenzelli - nonché la formulazione delle ipotesi sulla creazione del mito e dell'immagine successiva del protagonista, non solo sul piano del messaggio e della comunicazione, ma anche della sua rappresentazione iconografica nel corso dei secoli» sarà l'intento ultimo di queste tavole rotonde. In mattinata Gabriella Araldi, docente universitario e presidente del Centro studi Paolo Emilio Taviani, parlerà su «Taviani di fronte a Colombo», seguita da Consuelo Varela che affronterà «Nuove questioni colombiane»; nel pomeriggio interverranno invece Simonetta Conti sul tema «Vichinghi, Cinesi e altre curiosità scientifiche» e Luis Adao da Fonseca su «La colonia italiana in Portogallo, l'Ordine di Santiago e Cristoforo Colombo»; mentre Massimo Miglio, presidente dell'Istituto Storico Italiano del Medioevo, chiuderà i lavori con «La Chiesa di Roma e la conoscenza del mondo». Un convegno che sarà anche l'occasione per scoprire e discutere le importanti rivelazioni di Consuelo Varela, una delle più attente specialiste spagnole, che illustrerà in «prima» mondiale un documento inedito sul navigatore genovese. Un documento fino ad oggi coperto dal massimo riserbo che verrà reso pubblico durante la mattinata del 19.
Da non perdere poi la tavola rotonda di sabato, sempre al Ducale, dove si discuterà di «Oriente e Occidente: la mediazione europea e il ruolo dell'Europa» e «Quale America? Esiste ancora una Hispanidad?». Tavole rotonde, convegni, seminari, ma non solo. Colombo viaggerà nella nostra città, tra le nostre strade e le piazze. Venerdì sera infatti una fiaccolata, con 50 figuranti in costume d'epoca sfilerà dalla casa del Navigatore in vico Ponticello, aperta al pubblico per l'occasione, fino a piazza San Lorenzo. Una grande rievocazione che terminerà alle 21 quando nella cattedrale di San Lorenzo il cardinale arcivescovo di Genova, Tarcisio Bertone, celebrerà una Santa Messa solenne per il cinquecentenario.
Due giorni per non dimenticare, per ricordare questo grande personaggio e per diffondere tra le giovani generazioni sua la figura storica affascinante e complessa. Parte da qui un'altra iniziativa della Fondazione Carige che ha promosso per il mondo della scuola, «La ballata di Colombo, il sognatore» di Tonino Conte, prevista nella Chiesa di S. Agostino il 6 giugno alle 10.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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