Rivoluzione a Palazzo Ducale

Rivoluzione al Palazzo Ducale di Urbino. Quattro spazi della prestigiosa Galleria quattrocentesca cambiano il loro secolare aspetto attraverso multiproiezioni e multivisioni, realizzate da Paolo Buroni, il geniale multivision designer che già altrove ha firmato grandiosi «affreschi» elettronici. Si tratta naturalmente di immagini proiettate che attraverso la visione, senza peraltro recare alcun danno materiale alle opere d’arte, ma creando illusorie immagini di dipinti, sculture e architetture ingigantite e alterate assieme ad altri «apparati multimediali» accompagnati da musiche, comunicano allo spettatore forti emozioni arricchite da contenuti educativi e didattici.
Probabilmente se Federico da Montefeltro, duca di Urbino, avesse potuto assistere a questo spettacolo non sarebbe inorridito: appassionato di feste e di giochi, Federico forse si sarebbe divertito moltissimo anche se ne sarebbe uscito un po’ frastornato. Certo è che i nuovi musei tecnologici hanno un impressionante potere suggestivo: tutte le opere di Piero della Francesca, di Francesco di Giorgio Martini, di Raffaello potranno essere spostate e ingigantite mentre la stessa prestigiosa Biblioteca di Federico da Montefeltro, da tre secoli confluita nella Biblioteca Vaticana, potrà rientrare virtualmente a Urbino ed essere visitata nel suo luogo d’origine.
Il progetto non coinvolge soltanto Urbino ma anche Urbania, l’antica Casteldurante, con le sue celebri maioliche e gli antichi laboratori, la cui tradizione e il cui stile - tecnica di fabbricazione cui ora è dato di assistere - viene mantenuto con rispetto ancora oggi.

Ed è prevista una visita al Teatro Bramante, che fu il teatro dei Montefeltro nel quale non è da escludere che si potranno proiettare antichi spettacoli e nuove suggestioni, e a Cagli, la città murata dove i palazzi e i giardini sono racchiusi entro cortine di pietra (Info: 0722322625; www.cultura.marche.it).

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