Seduto sul davanzale della finestra. Lhanno trovato così i vigili del fuoco, mentre cercava di sfuggire al rogo divampato ieri, poco prima delle 10, nel suo appartamento di via Biancamano a San Giovanni. Franco, 76 anni, ex dirigente di unazienda di import-export in pensione, ha vissuto momenti di panico. «Ero in bagno quando ho sentito un botto - ha raccontato - e, una volta uscito, ho visto le fiamme. Sono rimasto bloccato e non potevo allontanarmi da casa». Un colpo così violento da fargli pensare che fosse crollata la biblioteca in corridoio. Ma sono bastati pochi istanti per accorgersi dellaccaduto. Una scena infernale che deve averlo sconvolto, per spingerlo a sfidare il vuoto. A evitare la tragedia, sei squadre di soccorso intervenute subito per domare lincendio.
«Quando siamo arrivati - è la testimonianza di Camillo Perugini, funzionario dei pompieri - gli abbiamo detto di stare tranquillo perché lo avremmo salvato. Abbiamo montato il telo e poi labbiamo portato fuori con lautoscala». A dare lallarme è stato il portiere, il primo a cui Franco ha chiesto aiuto. Subito dopo, lanziano proprietario ha telefonato alla figlia Gaia, che vive con lui ma in quel momento non era in casa. «Lho sentito agitato e con la voce rotta dalla paura», ha detto la donna. Accorsa immediatamente, ha tirato un sospiro di sollievo, vedendo suo padre provato, ma sano e salvo. «Limportante è che adesso stia bene - ha continuato Gaia - anche se non ho il coraggio di salire in casa».
Sotto choc, invece, il signor Franco, che non riesce a darsi pace. Impossibile, per lui, accettare che i suoi ricordi più cari si siano ridotti in cenere. Dopo lincidente, ha continuato a lungo a ripetersi: «Quello che ho fatto in una vita era là dentro». In piedi è rimasto solo il bagno, ma pareti, solai, mobili ormai non esistono più. A rischiare il peggio, anche una sua vicina del quarto piano che, lievemente intossicata, è si è salvata uscendo dalla porta. Spaventati tutti gli altri condomini che si sono precipitati in cortile in pigiama e pantofole.
«Abbiamo sentito le urla dalle scale - ha detto un inquilino del primo piano - mia moglie ha aperto la porta di casa e ha visto il fumo. Io stavo lavorando alla mia scrivania e insieme siamo usciti immediatamente». Ancora da chiarire le cause del rogo. Da una prima ricostruzione, a provocarlo sarebbe stato uno scoppio, innescato da una fuga di gas. «Gli abitanti ci hanno chiamato per unesplosione - hanno spiegato i vigili del fuoco - dicendo che cera un televisore acceso». Pesante il bilancio dei danni, con pareti crollate e travi lesionate.
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