Roma - Chissà quando e se rivedremo il derby Roma-Lazio alla luce dei riflettori. Il piano di sicurezza predisposto intorno all'Olimpico, che prevedeva addirittura l'uso di torrifaro per illuminare i punti più bui, registra una pericolosa falla che rischia di trasformare la serata di 'festa' (con la Tribuna Tevere, di solito scenario di incidenti, riempita di ragazzini e over 60) in una tragedia. Il pullman della Lazio in arrivo allo stadio viene bersagliato nella zona 'rossa' da una sassaiola di teppisti e un vetro del veicolo va in frantumi. Il team manager biancoceleste Maurizio Manzini rimane lievemente ferito al volto.
«È stato un vero e proprio shock- commenta dopo esserestato medicato direttamente dai sanitari della Lazio con un grosso cerotto alla tempia - se non avessi avuto gli occhiali una scheggia mi sarebbe entrata nell'occhio». Poco prima, nello stesso punto, era esploso un petardo di grosso calibro (alla fine ne verranno sequestrati 25) che poteva causare danni maggiori. E non è mancata la solita ' puncicata' tipica dei tifosi giallorossi: a farne le spese un quindicenne in piazza della Farnesina, ferito non gravemente a un gluteo. In mattinata, poi, l'opera di prevenzione degli uomini della Digos e della Questura di Roma aveva portato a 4 denunce di supporter laziali, oltre al sequestro di fumogeni, tirapugni e spranghe di ferro. Un antipasto al derby davvero indigesto. Che nonostante gli sforzi ammirevoli del questore Tagliente, passa ancora agli archivi con una pagina di cronaca nera. Per colpa di pochi, è vero, ma fardello inestirpabile della stracittadina più 'calorosa' d'Italia.
C'è la sorpresa Adriano nell' undici titolare giallorosso, mentre nella rifinitura biancoceleste Reja 'promuove' Hernanes e Kozak. Più Lazio nel primo tempo, anche se il match ha ritmi compassati e c'è un discreto nervosismo. Ad Adriano esce la spalla destra dopo 3 minuti e nonostante il tutore applicatogli, la sua partita è già finita. Julio Sergio sventa abilmente su Kozak nell'unica vera occasione da gol capitata nei primi 45'. Ranieri inserisce Menez e Vucinic, lasciati fuori pensando a una partita oltre il 90', ma la ripresa si apre nel segno dei rigori: Borriello si conferma bomber per tutte le competizioni, trasformando dagli undici metri dopo il tocco di mano di Lichtsteiner sul cross di Riise, cinque minuti dopo è Hernanes a far centro dal dischetto (fallo di Juan su Zarate).
E quando la Lazio sembra aver preso campo, senza però essere pericolosa, Radu sbaglia un rilancio consegnando a Simplicio il pallone del 2-1. Zarate non centra la porta dalla distanza e i giallorossi si regalano così la trasferta di Torino con la Juventus mercoledì prossimo, in quello che si prospetta come il quarto di finale più appetitoso.
Ranieri fa quattro su quattro nel derby, per Reja la Roma resta una bestia nera. E nel giorno del derby l'ad di Unicredit, Federico Ghizzoni, rompe il silenzio sul piano di vendita del club giallorosso: «Il prezzo è importante ma lo è anche il futuro della squadra, valutiamo il rapporto tra prezzo e qualità dell'investimento ».
Il 31 gennaio deadline per le offerte vincolanti, in corsa sono rimasti in tre: la Tosinvest della famiglia Angelucci, il misterioso gruppo americano rappresentato dallo studio legale Tonucci (quello su cui la banca punta con più forza) e, più distanziato, il fondo arabo Aabar, socio di Unicredit.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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