Anna Maria Tarantino
Non ci si trova di fronte ad un attore. Giancarlo Giannini è lattore per definizione.
La grandezza di Giancarlo Giannini nasce e cresce dal suo viso, dal suo sguardo magnetico: uno strumento sopraffino per chi fa il suo mestiere. Risulta sempre superba la sua abilità nel rendere ilari e magnifici anche i momenti più tristi della vita. Uomo forte, determinato, che ha saputo tessere nel tempo la tela di un successo inalterabile. A volte un po solitario e forse un po misantropo eppure ricco di un fascino ineguagliabile, capace di esercitare un potere seduttivo davvero inesauribile. Protagonista di numerosi film di successo del calibro di Mimì Metallurgico, nei quali ha affiancato le attrici più belle e sofisticate del cinema internazionale, sul set di tutti i suoi film, è stato sempre vero, autentico, come solo un grande sa essere. Padrone assoluto della scena, architetto di ogni sequenza nella quale ha saputo esprimere tutto se stesso, con quel fascino che lo contraddistingue, rendendolo famoso nel mondo.
Lei ha interpretato i ruoli più svariati, in numerosi film che hanno ottenuto un successo internazionale. Quali di questi le è rimasto dentro?
«Per mia scelta ho voluto diversificare sempre i ruoli che andavo a interpretare. Ritengo fondamentale per un attore riuscire a confrontarsi con personaggi dalle diverse caratteristiche, altrimenti si corre il rischio di rimanere incastrati in un unico e ripetuto ruolo. Provengo dal teatro dove la mia carriera è nata, ho recitato per anni i drammi di William Shakespeare per la regia di Franco Zeffirelli, ma ho voluto fare anche il capo comico, credo che la versatilità sia fondamentale per un attore che intende crescere e sperimentarsi sempre. Per quanto riguarda il cinema, ho girato un grande numero di film, tra questi mi sento legato ad Amore ed Anarchia, il mio è stato un personaggio che ha fatto il giro del mondo, da questo film è nato il mio successo internazionale, che mi ha permesso di scegliere ruoli importanti che mi hanno plasmato come attore e come uomo».
Cosa ne pensa della Capitale in questo periodo festivo?
«Se Milano è la città degli affari, Roma rimane di sicuro la città della politica e della cultura. In questo periodo di feste, si è trasformata come pasta sotto le dita di un grande chef, ho colto con gioia le numerose iniziative che si stanno svolgendo sia quelle volte a cause umanitarie come la vendita delle stelle natalizie da parte dellAil sia quelle dedicate allarte come le opere esposte a piazza del Popolo di S. Egidio. Roma è lindiscussa regina degli eventi mondani, un vero set, nel quale si animano mostre, incontri, una città in continuo fermento, aperta a tutti e a tutto ciò che stimola la fantasia e la creatività».
Lei ha avuto al suo fianco le attrici più belle e brave del mondo
«Sono state non solo delle colleghe, ma delle vere compagne di gioco, già per me il cinema è un gioco, capace di aprire cuore e mente, capace di liberare le passioni più intime. Ricordo Mariangela Melato, con la quale ho lavorato nel Film Travolti da un insolito destino, Lina Sastri, Sofia Loren con la sua grande professionalità, tutte grandi».
Di recente è stato ospite del concerto Il vento di Mykonos allauditorium Pium.
«Ogni grande film ha una sua colonna sonora, così come il mondo possiede una sua sinfonia umana. La musica non si può spiegare. È sentimento puro».
Progetti futuri?
«Nel nuovo anno mi aspetta un grosso appuntamento con il cinema, ma non posso anticipare nulla per il momento».
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