Alberi caduti, ora la Raggi si inventa la "potatura fai da te"

Il nuovo “Regolamento del verde e del paesaggio urbano di Roma Capitale”, ora in discussione in Campidoglio, prevede che la potatura degli alberi possa essere delegata ai singoli cittadini e ai comitati di quartiere

Alberi caduti, ora la Raggi si inventa la "potatura fai da te"

La Raggi non sa più come tenere pulità la città e il Comune di Roma si affida ai volontari del "Retake". Questa è l'ultima "genialata" partorita dalla giunta grillina che, a ogni folata di vento, si trova in difficoltà colpa degli alberi di "epoca fascista" che cadono vicino ai palazzi e alle auto parcheggiate.

Nel 2018, ricorda il Messaggero, si sono registrati 400 crolli, pari a un +870% rispetto all'anno precedente, a cui si aggiungono altri 200 alberi caduti nei primi tre mesi del 2019. In attesa che arrivino i soldi dal governo gialloverde per piantare alberi più giovani, ecco che il sindaco lancia le potature fai-da-te. La proposta di delegare questa mansione ai singoli cittadini o ai comitati di quartiere è scritta nero su bianco nel nuovo “Regolamento del verde e del paesaggio urbano di Roma Capitale” che, al momento, è al vaglio della Commissione Ambiente. La"formale assunzione dell’impegno a mantenere, per un periodo di tempo determinato, la cura dell’albero e/o degli alberi secondo un livello quali-quantitativo di interventi" si può ottenere, previa autorizzazione da parte del Comune, presentando la "documentazione attestante il possesso delle competenze necessarie per gli interventi sugli alberi". Il volontario è, ovviamente, tale e pertanto "non ha diritto ad alcun corrispettivo", tradotto: svolge gratuitamente il lavoro che dovrebbero fare gli operatori Ama e quelli del servizio giardini. Ma non solo. Chi intende attivarsi per la potatura dovrà anche pagarsi una "copertura assicurativa per la responsabilità civile verso terzi, per eventuali danni o infortuni".

Gli "interventi occasionali" per le "attività di recupero, pulizia e riqualificazione del verde urbano" dovranno essere"comunicati almeno 10 giorni prima all’ufficio competente (Area Tecnica o Servizio Giardini)" e il Comune dovrà "rispondere entro 7 giorni dalla data della richiesta".

Andrea De Priamo, capogruppo di Fratelli d’Italia, contesta la proposta: "Mentre la Raggi annuncia la desertificazione dei pini romani, la sua maggioranza cerca di portare finalmente in Aula il regolamento del verde e del paesaggio, che dovrebbe programmare e normare una corretta manutenzione. Invece dopo lo spazzino 'fai da te' si inventano, in modo strampalato, anche il 'piccolo botanico', che dovrebbe occuparsi della potatura di un albero, a proprie spese".

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica