Gli ispettori dell'Atac hanno scoperto una serie di documenti falsi e di certificati pediatrici che attestavano patologie e malattie assolutamente inesistenti che ha portato al licenziamento di 7 dipendenti
Hanno pero il lavoro in 7, tutti autisti e ora sono finiti sul registro degli indagati per truffa. Gli ispettori dell'Atac durante un normalissimo controllo hanno scoperto che questi 7 dipendenti avevano creato e fatto creare certificati pediatrici che attestassero la malattia della prole in maniera tale da riuscire a strappare qualche giorno in più di ferie. È stato il reparto Risorse Umane della municipalizzata a concludere la fase di licenziamento dei dipendenti, tra questi c'era addirittura una coppia che ha utilizzato il proprio figlio per poter restare di più in vacanza. Tutti i dipendenti hanno impugnato il licenziamento, riferisce Roma Today, davanti al Tribunale del Lavoro ma quest'ultimo ha dato piena ragione al reparto Risorse Umane dell'azienda accogliendo e capendo la necessità dei licenziamenti. Uno o due giorni in più di riposo, non mesi. Hanno perso il lavoro per qualche giorno in più di riposo. Le indagini erano scattate nel 2018 in seguito a segnalazioni eccessive di assenze per lo stesso motivo, tanto che gli ispettori chiamati ad indagare hanno effettivamente riscontrato che i certificati medici presentati erano falsi.
Il reparto di competenza ha immediatamente contattato gli studi pediatrici che avevano in cura i figli dei sette dipendenti grazie alla carta intestata e tutti quanti hanno negato qualsiasi coinvolgimento nel piano, anzi hanno detto addirittura che quei certificati non erano stati emessi da loro. Da indagini successive è emerso che quella carta intestata utilizzata era in realtà una fotocopia dell'originale a cui veniva cambiata la data in maneira tale da riuscire ad utilizzarla più volte.
Un problema che in Atac si conosce bene: dipendenti che con la 104, la legge che permette la licenza per assistere parenti anziani, l'ha utilizzata per poter svolgere una seconda professione. Oppure ancora, chi con il riposo per malattia se n'è andato in vacanza in Calabria.
Era come se ognuno si gestisse le proprie ferie senza remore oppure senza un sentimento di appartenenza all'azienda. Se pensiamo che nel 2017 è stata stilata una percentuale degli assenti giornalieri:ben il 12% degli autisti si assenta ogni giorno, è il doppio dei colleghi milanesi.
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