Prima di lasciare la scuola in cui era dirigente ha deciso di scrivere una lettera di commiato. Ma, invece di un saluto commosso, la preside di un Istituto a Casal Palocco, vicino a Roma, si è scagliata contro i genitori degli alunni.
"Le signore agée che esordiscono cercando visibilità negli organi collegiali in minigonna e calze a rete perché si lamentano poi se le figlie, non proprio silfidi, vengono sbeffeggiate dai compagni di classe?", scrive la preside, considerando consequenziale l'abbigliamento delle madri e le prese in giro rivolte alle figlie. Un'interpretazione del bullismo a dir poco curiosa. Ma non è finita qui, perché la dirigente non ce l'ha solo con le mamme in minigonna. "I simpatici promotori di chat di classe, che appena costituito il gruppo cominciano ad azzannarsi tra loro con turpiloquio e minacce, perché si lamentano quando poi tra i figli si producono episodi di violenza e bullismo?", chiede ancora la preside. Il tutto, viene attribuito dalla donna alla "grande confusioni di ruoli e incertezze, da cui discendono inutili conflittualità".
Ma, ricorda la preside, bisogna sempre tener prensente che "la scuola, come ci insegnano anche eminenti psicologi, è un dispositivo, come la caserma, il convento, o il carcere, che trae la propria efficacia da un sistema di regole".
Infine, ricostruendo le fasi di un rapporto sempre poco sereno con le famiglie degli alunni, fatto di "lettere minatorie, il taglio di tre copertoni, e una capillare attività diffamatoria", la dirigente conclude: "Molti nemici, molto onore".
La
missiva, chiaramente, ha scatenato le polemiche e i genitori, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, avrebbero preso d'assalto la pagina Facebook che riunisce tutte le mamme e i papà dell'istituto, criticando la preside e il suo operato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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