Caos nelle scuole romane: mancano 800 insegnanti

Regna il caos nelle scuole romane dove mancano ancora 800 prof. Ad andarci di mezzo sono le lezioni di matematica, fisica, scienze e anche quelle di inglese

Caos nelle scuole romane: mancano 800 insegnanti

Regna il caos nelle scuole romane dove mancano all'appello 800 insegnanti. Ad andarci di mezzo sono le lezioni di matematica, fisica, scienze e anche quelle di inglese. L’anno scolastico è iniziato circa un mese fa e ancora ci sono centinaia di posti vacanti, in particolare quelli di sostegno. Secondo Il Messaggero sarebbero il 30% le strutture scolastiche della Capitale con questo problema. Per il fatto che alcune lezioni debbano per forza saltare, l’orario scolastico deve continuamente essere modificato e ridotto.

L'algoritmo era tarato male

Mario Rusconi, presidente dell’associazione dei presidi del Lazio, ha spiegato:“C'è il timore che il problema non si risolverà neanche a novembre, quando arriveranno le nuove assegnazioni da parte dell'ufficio scolastico regionale. Senza contare che mancano pure i bidelli e gli amministrativi”. Intanto si è scoperto che l'algoritmo che era stato usato nella graduatoria provinciale per assegnare l'incarico era tarato su dati sbagliati. Erano infatti state inserite delle cattedre che in realtà erano già coperte, e titoli e più anzianità erano stati messi a insegnanti nuovi di zecca. Per questi motivi c’è quindi stato un boom di ricorsi. Come se non bastasse, tantissimi professori non hanno accettato la nomina.

La mappatura parziale

Dall’ultima mappatura stilata dall'Anp del Lazio, che è però parziale come ha ammesso l’associazione stessa, all'istituto comprensivo Villaggio Prenestino mancano 15 posti per il sostegno e 5 per cattedre ordinarie tra primaria e scuola per l'infanzia. All’istituto comprensivo di via Sorriso mancano circa una trentina di docenti di materie ordinarie e una decina per il sostegno. All’Istituto Comprensivo Statale "Giorgio Perlasca" di via R.Fabiani c’è un professore in più di educazione motoria per 8 ore, che tra l’altro non ci sono. Non ci sono invece insegnanti per i cosiddetti posti comuni e per l'assistenza ai disabili. Problemi sono stati registrati anche all'agrario Sereni, al Lucio Lombardo Radice, e, parlando sempre degli istituti comprensivi, all'Artemisia Gentileschi, al Leonardo da Vinci di Labico, al Rita Levi Montalcini, al Falcone e Borsellino, al Vivaldi, al Leonori e al Manzoni. In quest’ultimo ci sono ancora da coprire 25 per i posti comuni e per il sostegno.

La minaccia dei genitori

I genitori sono scesi in campo all'istituto comprensivo Contardo Ferrini, a piazza Vescovio, dove hanno minacciato di raccogliere le firme per denunciare al provveditore i gravi ritardi che si stanno avendo nella didattica. Attraverso la chiamata diretta i presidi potrebbero risolvere il problema. Valeria Sentili, dirigente del Francesca Morvillo, ha però spiegato che questo è vero solo in teoria perché“in pratica non è così. Mi sono anche capitati docenti che non si sono presentati oppure si sono messi in malattia o in congedo appena arrivati a scuola”. Cristina Costarelli, preside del Newton, ha fatto notare che “quando arriveranno le Gps corrette, non è detto che potremmo confermare i docenti scelti come supplenti. Quindi salterà la continuità didattica”.

Per quanto riguarda i professori di sostegno, la preside Elisa Gentile, all'Elisa Scala, ha raccontato di aver chiesto ai docenti disponibili di seguire più ragazzi rispetto al numero previsto, ma questo non garantisce che tutti abbiano l’assistenza necessaria.

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