"Combatti la paura! Difendi il quartiere” è il titolo dello striscione che il 14 novembre a Roma ha aperto la camminata di solidarietà verso i tre locali incendiati recentemente a Centocelle, la pinseria Cento55, la Pecora Elettrica e il Baraka Bistrot. Si tratta della seconda manifestazione dopo quella del 6 novembre organizzata dalle varie realtà territoriali. Sono scese in piazza molte persone, tra cui famiglie, bambini, ragazzi e studenti, per dimostrare la voglia di non arrendersi davanti a questi episodi intimidatori ma anche per chiedere maggiore sicurezza.
In un mese sono andate a fuoco tre attività commerciali nel quartiere romano che si trova nella zona est della Capitale. Il 9 ottobre è stata data alle fiamme la pinseria Cento55. Poi il 6 novembre è stata la volta della libreria Pecora Elettrica. All’interno del negozio commerciale erano state trovate tracce di liquido infiammabile e la saracinesca era stata forzata. Tre giorni dopo il fuoco ha distrutto il pub Baraka Bistrot. Anche in questo caso la serranda è stata distrutta e all’interno è stata trovata una sostanza usata molto probabilmente per incendiare il locale. Si deve ancora capire quale sia stato il movente di questi gravi episodi. Si è parlato di matrice politica ma anche di criminalità organizzata e di spaccio. Le indagini sono in corso e nel frattempo la Procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine per incendio doloso aggravato. Stando alle ricostruzioni, negli ultimi tempi a Centocelle sono nati nuovi locali e attività commerciali e questo fatto potrebbe avere disturbato chi ha altri interessi e non certamente quelli di una crescita della zona.
“In questo quartiere si sta sviluppando incredibilmente l’industria dell’intrattenimento e della ristorazione - ha detto Fabio Sabbatani Schiuma, capogruppo di Fratelli d’Italia V Municipio -. Questo va governato perché va conciliato con il diritto alla quieta pubblica. Quindi servirebbe riqualificazione, decoro urbano, sicurezza e ordine, altrimenti la delinquenza cercherà nuovi sbocchi di mercato”. Schiuma ha sottolineato che è fondamentale risolvere i problemi della gente e avere una politica in grado di governare quanto avviene in un quartiere. A questo proposito l'esponente di Fdi ha precisato che il suo partito ha fatto approvare il Piano regolatore del divertimento a Centocelle, uno strumento in grado di rivitalizzare il territorio.
Francesco Figliomeni, vicepresidente dell’Assemblea capitolina e consigliere municipale di Fratelli d’Italia, ha ricordato che "il 21 luglio 2016 presentai una prima interrogazione al sindaco per fare in modo che nel parco di via delle Palme, vicino ai locali incendiati, si intervenisse con l'illuminazione pubblica e con interventi di riqualificazione del quartiere. É una situazione - ha proseguito Figliomeni - che si è evoluta con vari documenti di risposta ma è stato uno scaricabarile tra il V municipio e i dipartimenti centrali. Tutto ciò denota una sottovalutazione grave di questo problema, che io denuncio da più di tre anni".
Il corteo del 14 novembre è partito da piazza dei Mirti e si è concluso in piazza Teofrasto, a pochi passi dai locali incendiati, dove sono ancora visibili i segni degli incendi.
Silvio Bruno, presidente dell’associazione Centocelle Storica, ha sottolineato che la manifestazione del 6 novembre "è stata spontanea. Sono bastati pochi messaggi tra le realtà del quartiere per capire che dovevamo fare qualcosa. Il fatto che ci sia stata un'affluenza così massiccia di cittadini significa che è una problematica molto sentita. Davanti all'evidenza dei fatti, i cittadini sono usciti di casa e hanno voluto essere presenti con il loro impegno".
La seconda camminata ha avuto una buona partecipazione. Erano presenti famiglie, ragazzi, studenti e bambini, insieme alle associazioni e alle varie realtà del territorio. "Le nostre armi sono la solidarietà e la cultura e così dobbiamo rispondere" ha detto un ragazzo a piazza dei Mirti. "Vogliamo dare un segnale che il quartiere è vivo e che la gente non è completamente piegata a quello che succede" ha evidenziato un signore. Gli ha fatto eco un altro signore, il quale ha precisato che "uscire di casa e incontrarsi è l'unica alternativa alla paura che ci vogliono infondere", mentre una ragazza ha detto che la cosa fondamentale "è dimostrare che c'è un pezzo di città che non si vuole piegare alla sopraffazione criminale e che sta dalla parte di chi prova a difendere il quartiere". Una mamma ha ribadito l'importanza di "fare fronte comune tutti quanti per fare vedere che Centocelle è unito" e un'altra ragazza è rimasta sulla stessa linea d'onda perchè "bisogna dare una risposta a quello che sta accadendo, qualunque cosa sia".
In piazza dei Mirti erano presenti anche Fabio Piattoni, consigliere della Lista Marchini nel V Municipio e Stefano Veglianti, presidente del gruppo consiliare Sinistra per Roma. Piattoni ha evidenziato che "Centocelle non ci sta al racket e alla malavita. Quello che è successo alla Pecora Elettrica e agli altri commercianti non ha nulla a che fare con la politica. Sicuramente nel quartiere sta succedendo qualcosa, che va attenzionato con uno spirito non allarmistico".
Veglianti, infine, ha detto che "a Centocelle c'è il tentativo della malavita di posizionarsi in modo strategico per i loro interessi.
Non stiamo parlando del semplice spaccio ma anche di ingenti capitali che vengono investiti anche in altri settori, tra cui quello che gira al mondo del divertimento e a quello che si crea con la valorizzazione degli immobili derivata dalla presenza della metropolitana".
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