Centrale a carbone, torna la nuvola nel cielo (e le polemiche): "Non la vogliamo"

I residenti vicini alla centrale a carbone di Enel di Torre Valdaliga Nord (Civitavecchia) hanno paura di ammalarsi. La chiusura definitiva prevista entro il 2025 potrebbe slittare di qualche anno

Centrale a carbone, torna la nuvola nel cielo (e le polemiche): "Non la vogliamo"

In cielo è tornata a farsi vedere la grande nuvola di fumo proveniente dalla ciminiera della centrale a carbone di Enel di Torre Valdaliga Nord, ospitata da Civitavecchia, la città portuale a poche decine di chilometri da Roma. A causa della guerra in Ucraina la centrale ha ricominciato a produrre energia quasi a pieno regime e per questo motivo adesso la nube si nota maggiormente rispetto alle scorse settimane. Inoltre, a causa della difficoltà di approvvigionamento di gas, è ferma la centrale di Torre Valdaliga Sud, di proprietà Tirreno Power, che lavora a ciclo combinato. Come riportato da Repubblica, dei 650 megawatt di massimo carico potenziale per ognuno dei tre gruppi che sono presenti a Torre Nord, adesso si viaggia sui 500-550, che equivalgono a 4,5 milioni di tonnellate di carbone ogni anno.

L'inquinamento che deve preoccupare

Sono diversi i fattori da cui dipende l'aumento di produzione, che segue comunque dei passaggi programmati. Un dipendente del polo energetico ha spiegato che “l’estate scorsa uno dei tre gruppi è rimasto spento per circa 4 mesi in quanto sottoposto a manutenzione. Gli altri due sono rimasti accesi ma a regime medio-basso. In genere d'inverno la richiesta di energia aumenta e i gruppi lavorano di più, quindi non c'è da sorprendersi se si nota la colonna di fumo. Anzi, c'è da preoccuparsi maggiormente dell'inquinamento interno a Torre Nord. Nella ciminiera sono presenti dei filtri molto efficaci che trattengono quasi tutti gli inquinanti emessi”. Davanti al porto ci sono alcune navi carboniere che aspettano di poter scaricare. Come precisato dall’operaio queste, insieme alle navi da crociera, sono la causa maggiore dell’inquinamento presente a Civitavecchia. Adesso poi si stanno facendo delle scorte extra proprio per l’incertezza che tutto il mondo sta vivendo nell’Europa dell’Est ed è il motivo per cui il carbonile è affollato.

Il fumo che esce dalla centrale

Durante l’inverno poi le condizioni atmosferiche fanno apparire ancora più esteso e importante il fumo che esce dalla ciminiera, ma in ogni caso i cittadini e alcune associazioni come il Forum Ambientalista, Fridays For Future Civitavecchia, Comitato Sole e No al Fossile Civitavecchia, sono preoccupati. Sono ormai diversi anni che i comitati e le associazioni fanno richiesta di una mappatura precisa delle possibili patologie legate alle emissioni. I residenti avevano in passato accomunato la presenza della nuvola con l'asma che hanno bambini e ragazzi o anche con i decessi causati dal cancro. Le preoccupazioni e i timori dei cittadini si possono leggere nelle varie chat presenti sui social.

Dal Forum Ambientalista hanno spiegato: “Si assiste al valzer fra gas e carbone, quando il futuro è nelle rinnovabili. Nel frattempo si continua a morire di inquinamento e notizie di persone malate in città sono all'ordine del giorno”.

Inizialmente c’era stata la notizia del blocco della riconversione a gas, ma rimane comunque il dubbio sull'utilizzo del carbone a Torre Valdaliga Nord, che in teoria dovrebbe interrompersi definitivamente entro il 2025. Ma adesso si fa strada la paura che la chiusura del 2025 possa slittare anche di una decina d’anni a causa della grave crisi energetica dovuta alla guerra tra Russia e Ucraina.

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