Cesare Paladino padre della fidanzata del presidente Conte, patteggia per l'evasione della tassa di soggiorno

Cesare Paladino, proprietario dell'Hotel Plaza di Roma, ha patteggiato per l'accusa di mancato versamento di 2 milioni di euro

Cesare Paladino padre della fidanzata del presidente Conte, patteggia per l'evasione della tassa di soggiorno

Cesare Paladino, padre di Olivia, fidanzata del premier Giuseppe Conte, ha patteggiato 1 anno, due mesi e 7 giorni di carcere (con sospensione della pena concordata), per non aver versato due milioni di euro di tasse di soggiorno.

L'imprenditore, infatti, è proprietario del Grand Hotel Plaza di via del Corso a Roma e ora il 77enne ha restituito alle Stato la somma che gli è stata imputata.

Paladino, amministratore di "Unione Esercizi Alberghieri", che per l’appunto gestisce l'albergo capitolino a cinque stelle, potrebbe comunque ricevere dal Campidoglio (che si è costituito parte civile) la richiesta della restituzione degli interessi, che ammonterebbero a circa 300mila euro.

L'Hotel è finito nel mirino degli inquirenti per non aver corrisposto, per quattro anni di fila (dal 2014 al 2018), la tassa di soggiorno destinata a rimpinguare le casse del Comune, nonostante questa sia stata pagata automaticamente dai clienti che hanno alloggiato nelle lussuose stanze della struttura. Per questo motivo, il pubblico ministero Alberto Pioletti ha contestato a Cesare Paladino il reato di peculato.

Ora, comunque, con la restituzione dell'ingente cifra e la richiesta di patteggiamento – che dovrebbe essere accordata senza intoppi – la vicenda dovrebbe essere definitivamente

chiusa: già, perché la parola ultima spetta al gup, che deciderà nel mese di luglio se accettare il patteggiamento od optare per il rito ordinario con eventuale rinvio a giudizio o assoluzione dell'imputato.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica