Corso Francia: la sfida per vincere la morte

Sulla strada dove sono morte Gaia e Camilla tutti corrono. I ragazzi si sfidano a chi attraversa senza morire

Corso Francia: la sfida per vincere la morte

La tragedia che ha strappato la vita a Gaia e Camilla, le due ragazze investite mentre stavano attraversando Corso Francia a Roma, non ha insegnato nulla. Ancora impresso nella memoria quel dramma così recente, avvenuto la notte tra sabato 21 e domenica 22 dicembre, e i ragazzini, poco più che ventenni si sfidano a chi riesce nel buio ad attraversare la strada. Sfidando la notte, le macchine, e loro stessi. Come riportato da La Stampa, sono quattro i ragazzi poco più che maggiorenni che si apprestano ad attraversare con il semaforo rosso la strada molto trafficata. Per le auto è verde, ma questo forse è motivo in più per provare il brivido della sfida, far vedere agli altri che non si ha paura della morte anzi, dimostrare di essere più forte di lei. “Ce pròvamo Bru?” chiede uno di loro e l’altro risponde di sì.

Sfidano la morte

E comincia la sfida, con il sorriso strafottente di giovani che non si rendono davvero conto del rischio che stanno correndo. Ragazzi che vanno incontro alla morte sfottendola. Solo due settimane fa in quello stesso punto Pietro Genovese, a bordo di un Suv, ha investito e ucciso due 16enni, Camilla Romagnoli e Gaia Von Freymann. Sull’asfalto vi sono ancora i fiori, i pupazzetti, le scritte per ricordare le vittime. Il dolore di amici, compagni, familiari delle ragazze. Anche lo striscione bianco appeso sul cavalcavia con la scritta: “Gaia e Camilla sempre con noi”, più volte ripreso dai media, come simbolo della tragedia. Tante le parole dette da quel terribile giorno, tanti i commenti, le accuse, le ricostruzioni della dinamica dell’incidente. A quanto pare non sono serviti a nulla. Non hanno insegnato che è sbagliato attraversare di notte con il semaforo rosso quando le auto arrivano veloci. E non perché si rischia una multa, ma perché si rischia la vita.

Corso Francia non fa paura: sembra un'autostrada

I ragazzi che hanno passato la serata in discoteca o nei locali devono tornare velocemente a casa e per non perdere tempo attraversano ancora Corso Francia, una strada a cinque corsie con un guard-rail in mezzo che serve per separare i due sensi di marcia. Gli adolescenti passano da sotto il cavalcavia per poi sbucare all’improvviso davanti alle vetture. Bruno e i suoi amici questa volta ce l’hanno fatta e tornano a casa contenti e soddisfatti della serata appena trascorsa. Gaia e Camilla a casa non sono più tornate. C’è perfino qualcuno dei ragazzi che dice che non è pericoloso, perché Corso Francia sembra un’autostrada da tanto è illuminato. Impossibile essere investiti.

E se si chiede loro cosa pensano della morte delle due 16enni, fanno spallucce e parlano di sfiga. Forse vogliono solo dimenticare o, forse, non si rendono conto davvero di quello che è successo quella fredda notte di dicembre, a pochi giorni dal Natale. Non è stata sfiga.

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