Cucina da incubo e cani maltrattati: sospesa licenza a un ristorante cinese

Scoperti in un locale adiacente al ristorante due cani in pessime condizioni. La titolare è stata denunciata a piede libero per maltrattamenti su animali

Cucina da incubo e cani maltrattati: sospesa licenza a un ristorante cinese

Maltrattava cani e violava le norme igieniche del suo ristorante. Controlli in un locale gestito da cinesi in via Ambrogio Binda nel quartiere Torrespaccata. I carabinieri della stazione Roma Tor Tre Teste hanno denunciato a piede libero la titolare, cittadina cinese di 40 anni, con le accuse di maltrattamenti e abbandono di animali. Rilevate anche violazioni amministrative in materia di alimenti. Mille euro di multa.

Ad esito di un controllo all’interno di un locale adibito a deposito e stoccaggio di prodotti alimentari e bevande, adiacente a un ristorante cinese, i militari hanno denunciato a piede libero la titolare. Rilevate violazioni amministrative in materia di alimenti e norme sulla salute e sul benessere degli animali. Durante l’ispezione dei locali, i carabinieri hanno trovato due box dalle dimensioni ridotte, dove venivano custoditi, in pessime condizioni igienico sanitarie, due cani, rispettivamente di razza pastore tedesco e corso, quest’ultimo con evidenti ferite al capo dovute al taglio di entrambe le orecchie.

Sul posto è intervenuto anche personale della stazione carabinieri forestali di Roma e personale sanitario, che dopo aver confermato i maltrattamenti subiti dagli animali, li hanno sottoposti a sequestro, affidandoli al canile municipale di Roma “La Muratella”. I militari della stazione Roma Tor Tre Teste, inoltre, con l’ausilio di un ispettore sanitario hanno ispezionato il ristorante e tutte le sue pertinenze riscontrando gravi carenze igienico sanitarie, disponendone la sospensione della licenza. La 40enne è stata anche sanzionata amministrativamente per un importo di mille euro.

Solo poco tempo fa la polizia locale di Roma Capitale ha effettuato un blitz all’interno di un magazzino in centro, dove stati trovati decine e decine di prodotti non a norma. Gli agenti hanno infatti scoperto che il magazzino, situato in prossima di Piazza Navona, riforniva di prodotti gli ambulanti abusivi che popolano le vie del centro. A scoprire l’esistenza di questa vera e propria base logistica di rifornimento degli ambulanti sono stati gli agenti della polizia locale del gruppo centro “ex Trevi” che, durante alcuni controlli nella zona, hanno notato strani movimenti da parte di alcuni venditori abusivi.

Si sono così insospettiti e dopo averli tenuti d’occhio per un po’ hanno scoperto che si dirigevano tutti verso un locale commerciale per acquistare la merce da rivendere. Individuato il magazzino, in pieno centro a Roma, gli agenti hanno deciso di intervenire. Nel locale sono stati rinvenuti oltre 7mila prodotti di vario genere: souvenir, capi d’abbigliamento, accessori, giocattoli e materiale elettronico.

Tutti gli articoli erano privi o parzialmente privi dei requisiti di legge per quel che riguarda l’etichettatura e la provenienza.

Nello specifico, molti dei prodotti sequestrati non riportavano indicazioni sui materiali di composizione, contravvenendo quindi alle norme poste a tutela dei consumatori. Si tratta di prodotti per la maggior parte non a norma e anche potenzialmente pericolosi.

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