Una vergogna targata Ater. La signora Angelina ha 70 anni e una figlia di 44 con gravi disabilità. Le era stato promesso che sarebbe potuta entrare nella sua nuova casa dopo ben 20 anni di attesa nella graduatoria comunale. Quando, però, si è presentata alla consegna delle chiavi davanti al portone di via delle Force 10 ha scoperto che l'appartamento era appena stato occupato.
Per lo meno questo è stato ciò che le ha comunicato l'Ater al telefono, oltre che scusarsi per il disagio. Tutto questo accadeva ben più di un anno fa. Dodici mesi però non sono bastati a risolvere la situazione. Un lungo carteggio testimonia come l'Ater di Roma, riporta il Tempo, sia stato contattato più e più volte dalla donna, dalla polizia locale e in ultimo dalla presidente della commissione capitolina Politiche sociali. La consigliera Nella Converti, lo scorso 30 settembre, ha scritto una lettera molto decisa indirizzata all'Ater, agli assessorati al Patrimonio e alle Politiche sociali del Comune e all'assessore regionale alla Casa, Massimiliano Valeriani. Ha definito nella sua missiva "lesiva dei diritti di una legittima assegnataria che ha rispettato le regole della graduatoria".
Il racconto di Angelina
Oggi la signora Angelina racconta di vivere con la figlia, con dignità ma comunque con forti disagi. "Quando mi hanno detto di venire a prendere le chiavi, ho disdetto l'affitto dell'appartamento in cui vivevo allora, a mille euro al mese. Invece nella mia casa c'era qualcun altro". Da quel momento nessuno dell'Ater la ha più contattata. "Ora viviamo in quaranta metri quadrati, insieme a degli sconosciuti. Non ho altra scelta, perché non abbiamo soldi". Da un anno fa la spola tra Comune, Municipio III e la Regione ma nessuno trova una soluzione.
Fratelli d'Italia ha preso a cuore la sua situazione: il consigliere Laura Corrotti ha presentato un'interrogazione in cui chiede cosa stia facendo l'Ater di Roma "per rientrare in possesso dell'alloggio" assegnato ma scorrettamente occupato.
Sempre la Corrotti ha poi affermato duramente che il Comune e la Regione non hanno la minima idea di quanti alloggi popolari ad oggi siano occupati illegalmente. Infatti, l'Ater nonostante venga contattato da mesi sul caso di Angelina e di sua figlia non si è ancora degnato di rispondere.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.