Un 17enne disabile è stato massacrato di botte da una baby gang composta da cinque 15enni e una ragazza perché accusato di voler rubare la fidanzata a uno del gruppo. Questi appartengono alla banda 18, formata da una novantina di membri, il cui punto d’incontro è alla Garbatella. Il ragazzo con sindrome di Down è stato attirato con l’inganno dal gruppetto munito di cellulare per girare il video. La 15enne che è servita per adescare la vittima è la fidanzata di uno dei picchiatori, e ha assistito a tutta la scena senza fare nulla per salvare il poveretto.
Rischiano il processo
Come riportato dal Corriere, è stato proprio il suo ragazzo a organizzare la trappola per punire il 17enne che, a suo dire, aveva inviato su Instagram messaggi inopportuni alla sua ragazza. Chiusa l’indagine disposta dalla Procura dei minori, adesso i cinque ragazzi, e anche la fidanzatina, rischiano di essere processati con l’accusa di lesioni aggravate da motivi abietti e dall’aver agito con crudeltà. La banda 17 di Roma nord, rivale dell’altra, ha messo sotto accusa i picchiatori. Nell’aprile del 2021, circa tre settimane prima del pestaggio ai danni del disabile, i due gruppi antagonisti, in tutto un centinaio di giovani, avevano preso parte a una rissa a Villa Borghese. In quel caso c’erano stati tre fermi e un ferito.
La condanna dall'altra banda rivale
Il video del pestaggio del minorenne disabile era stato postato sulla chat della banda 17 e subito dopo avevano iniziato ad arrivare i primi commenti di condanna: “Sette contro uno, per di più con dei problemi, fate schifo”, parole accompagnate da più emoji del vomito. Il 17enne affetto dalla sindrome di Down era stato attirato con l’inganno e riempito di botte nel quartiere Ostiense, alle tre del pomeriggio del 2 maggio 2021. Era stata la fidanzata del picchiatore a contattarlo su Instagram, senza conoscerlo, per incontrarlo. Alla richiesta il giovane aveva subito accettato, condividendo la sua felicità con un’amica che subito aveva avuto dei dubbi in proposito. Proprio a causa dei suoi timori l’amica aveva contattato la ragazza avvertendola di trattarlo bene.
Arrivato all’appuntamento con la sconosciuta, dopo neppure un minuto ecco scagliarsi contro di lui i picchiatori, primo fra tutti il fidanzato dell’adescatrice. In quei minuti erano stati girati sei video e scattate varie foto. Finito il pestaggio, la banda era scappata.
Poco dopo ecco comparire su WhatsApp i filmati registrati con lo smartphone. Dopo la condanna senza appello decisa dalla gang avversaria, adesso arriverà quella dei giudici. Tra i legali della difesa ci sono gli avvocati Filippo Valle, Alessandro Cacciotti e Giovanni Persichetti .- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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