Ne hanno fermati due stanotte e un terzo stamattina. Per il quarto sospettato per la morte di Desirée Mariottini sarebbe solo questione di ore. Si tratta di tre senegalesi con i permessi di soggiorno scaduti o in attesa di rinnovo. Secondo gli investigatori sarebbero stati loro a stuprare e ammazzare la povera 16enne di Cisterna di Latina. Le accuse sono violenza sessuale di gruppo, omicidio volontario e cessione di stupefacenti.
Desirée sarebbe dunque stata stuprata da "non cosciente" poi abbandonata esanime in quel luogo simbolo di degrado, abbandono e traffico di droga. Secondo gli investigatori Desirée avrebbe assunto stupefacenti già dal pomeriggio (le 18), ma sarebbe morta nella notte. Il mix micidiale di droghe, fornito forse dai pusher che lei conosceva, sarebbe stato letale e gli spacciatori - è la tesi della procura - sarebbero stati consapevoli che quella dose poteva ammazzarla.
Fonti investigative, intanto, fanno sapere che i due arrestati di questa notte sono Gara Mamadou, cittadino senegalese nato nel 1991. Secondo quanto emerge, l'immigrato era in possesso di un permesso di soggiorno per richiesta d’asilo scaduto ed era stato espulso con provvedimento del prefetto di Roma il 30.10.2017. Ma da quel giorno si era reso irreperibile e non è stato possibile farlo uscire dal Belpaese. Era stato rintracciato dal personale delle volanti a Roma il 22.7.2018 e a suo carico era stato richiesto all'autorità giudiziaria un nulla osta per reati pendenti a suo carico.
Il secondo arrestato si chiama invece Minteh Brian, anche lui cittadino senegalese ma nato nel 1975. Aveva presentato alla questura di Roma il 24.08.2017 istanza di rinnovo del permesso di soggiorno per motivi umanitari, a seguito di decisione adottata dal tribunale di Roma il 12.02.2015.
Infine c'è Alinno Chima: è lui il terzo fermato per lo stupro e l'omicidio di Desirée. Si tratta di un nigeriano irregolare di 46 anni.
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