Roma e il Lazio sono pronti a sbolognare ancora una volta i loro rifiuti all’estero. Sono infatti predisposti alla partenza i treni che da domani porteranno l’immondizia della Città Eterna in giro per l’Europa. Così da evitare che la raccolta dei rifiuti nella città si debba bloccare. La "monnezza" raccolta e lavorata dalla municipalizzata Ama farà un bel viaggio fino ai termovalorizzatori di Olanda e Austria. Ma non è detto che ad altre Nazioni non venga riservata la stessa sorte. Infatti, come precisato da Repubblica, è molto probabile che anche la Norvegia possa godere a breve dei nostri rifiuti. Si sta parlando di circa cento tonnellate al giorno di Css, combustibile solido secondario, ovvero l'indifferenziato raccolto e stabilizzato che, dopo essere passato sotto i forni per l'essiccamento del Tbm Ama di Rocca Cencia, viaggerà alla volta del Nord Europa.
Quanto ci costa mandare i rifiuti all'estero
Il materiale arriverà pronto per essere bruciato ed essere poi trasformato in energia. Le tonnellate di rifiuti viaggeranno a bordo di treni a tenuta stagna per raggiungere gli impianti di Olanda e Austria a costi non proprio irrisori. Ogni tonnellata ci può venire a costare anche 200 euro. Un anno fa Invitalia aveva assegnato la gara per inviare i rifiuti all’estero. Si trattava di un bando in cinque lotti con un valore di 55 milioni per un anno. Questa decisione era stata presa sia dal governo che dalla Regione Lazio durante l'emergenza rifiuti che si era verificata tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021. In quei mesi, nonostante il lockdown e la chiusura di molte attività, Roma si era ritrovata sommersa dall’immondizia, per il semplice fatto che sul territorio non vi sono impianti base per la chiusura del ciclo: trasferenze, compostiere, Tmb e in particolare discariche.
Altrimenti la raccolta si blocca
Mandare i rifiuti all’estero, anche se è costoso, evita alla regione di dover trasformare e smaltire la monnezza, senza rischiare che la raccolta si blocchi perché i camion non sanno dove scaricare quel che hanno preso dalle strade. Intanto ieri il sindaco neoeletto Roberto Gualtieri, che ricordiamo aveva promesso ai romani di ripulire la città entro lo scorso Natale, ha parlato dell’invaso di Albano Laziale. Il primo cittadino ha promesso che non vi sarà una nuova proroga al sito di Roncigliano, dopo quella che ha da poco firmato come sindaco della Città metropolitana, né che non sarà autorizzato un ottavo invaso. Al tavolo parteciperà anche la Regione Lazio.
Il Campidoglio dovrà anche mettere in sicurezza Roncigliano avviando un’opera di bonifica. Gualtieri, per quanto riguarda le discariche, ha affermato che Roma avrà“un sistema autosufficiente e coerente con l'economia circolare”.Segui già la pagina di Roma de ilGiornale.it?
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