Fidanzati contesi, violenta rissa tra ragazzine

Sconcerto e preoccupazione a Nettuno (Roma): molti giovani sono ormai fuori controllo e gli episodi di violenza si verificano anche fra ragazze

Fidanzati contesi, violenta rissa tra ragazzine

Gioventù fuori controllo, con risse ed episodi di bullismo anche fra ragazzine. Lascia basiti questo pericoloso aumento di violenza, che interessa non solo i ragazzi, ma anche le ragazze, le quali non si sottraggono agli scontri, ma, anzi, li fomentano, partecipando anche attivamente.

L'ultimo caso arriva da Roma, dove un gruppo di ragazzine ha dato il peggio di sé per questioni di natura, si suppone, sentimentale. Botte, spintoni, insulti. Domenica scorsa i carabinieri della compagnia di Anzio si sono visti costretti a intervenire dopo aver ricevuto le segnalazioni di alcuni residenti preoccupati.

La rissa si è verificata nella piazzetta Andrea Sacchi, al Borgo medievale di Nettuno (città metropolitana di Roma). Qui due fazioni si sono fronteggiate per pareggiare i conti. Un fenomeno sempre più in voga fra i giovani. Ha avuto dunque origine una rissa fra under-16 che ha sconvolto gli abitanti.

Da cosa sarebbe partito tutto quanto? Da alcune scritte ingiuriose sui muri del borgo, lasciate da tre ragazzine. Scritte rivolte verso altre ragazze, con insulti ed epiteti pesanti. A tale provocazione, le "vittime" hanno risposto imbrattando le scritte delle rivali e provvedendo a lasciare a loro volta messaggi offensivi. Un'escalation che ha portato poi allo scontro di domenica sera.

Le parti si sono affrontate in piazza, spalleggiate da altri coetanei. La rissa è andata avanti fino all'intervento delle forze dell'ordine. Con il loro arrivo, i carabinieri hanno messo in fuga gran parte dei partecipanti. Non ci sono state denunce, né feriti. Ma la preoccupazione è tanta, al punto che il commissario prefettizio Bruno Strati ha scritto una lettera aperta in cui ha invitato genitori e scuole a prestare maggiore attenzione all'educazione dei giovani.

È bastata, infatti, una ripicca su fidanzatini per portare alcune ragazzine ad affrontarsi con tale furia.

"Urlavano e se ne dicevano tante, soprattutto le ragazze. Finché il proprietario della gelateria ha chiamato i carabinieri perché era sempre peggio" racconta una signora al quotidiano il Messaggero. "Fanno paura quei ragazzi. Io mi chiudo dentro ma mi fanno tanti dispetti, bussano alla porta, suonano il campanello, urlano sconcezze".

Non si tratta dell'unica testimonianza. Sono tanti al Borgo a manifestare timore e sconcerto. "Chi crea problemi è sempre più giovane. Ragazzini e ragazzine stanno fuori fino a tarda notte, senza che nessuno da casa se ne preoccupi, come domenica. Ma il lunedì non si va più a scuola?" si domandano alcuni.

Nelle scuole si cerca di sensibilizzare i giovani, assicura una professoressa, ma il problema rimane a casa, dove "ragazzi e ragazze

respirano la prevaricazione. Famiglie proiettate sul primeggiare e sul fatto che chi urla o minaccia di più alla fine ha ragione. Lo vediamo anche come si rapportano con la scuola quando c'è un problema".

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