Introdotti durante l'amministrazione Raggi, i cestini dei rifiuti in ferro ironicamente soprannominati dai romani "urne cinerarie" saranno presto rimossi. Si tratta di una scelta del nuovo Comune di Roma che, dopo aver effettuato la sostituzione dei 2700 cassonetti presenti in strada, si occuperà, appunto, dei contenitori in ferro installati nel centro storico.
Un progetto al quale la squadra di Virginia Raggi aveva lavorato per ben 5 anni, ma che era stato sin da subito criticato. Fu l'agenzia di pombe funebri Taffo ad affossare definitivamente, si fa per dire, i cestini pentastellati: “A noi piacciono, è proprio il nostro stile”, si lesse all'epoca in un loro manifesto pubblicitario nel quale erano stati inseriti proprio i contenitori. Oltre ad essere considerati brutti, i cestini si erano presto rivelati anche poco pratici, avendo la "bocca" troppo stretta. Si tratta di circa 1000 contenitori, costati ben 360 euro l'uno. Denaro che presto andrà, purtroppo, sprecato.
Introdotti due anni per essere posizionati dinanzi ai monumenti più importanti di Roma e nelle principali vie dello shopping, i contenitori saranno sostituiti con dei classici cestelli in ghisa, anche per tagliare con il passato. Così la nuova giunta intende prendere le distanze dalla vecchia amministrazione.
Ormai, fa sapere Repubblica, si tratta di una questione di giorni. Nella giornata di domani, ore 16, si terrà una riunione fra i vertici di Ama e la presidente del I Municipio, Lorenza Bonaccorsi, e verrà stabilito come procedere. L'obiettivo è trovare almeno 500 cestini per cominciare a rimuovere "le urne" dalla zona del Vaticano. Questo per cominciare. Il nuovo Comune intende poi procedere con la sostituzione dei contenitori della Raggi anche oltre Tevere, fino a piazza del Popolo e via del Corso.
L'assessorato all'Ambiente di Sabrina Alfonsi, il I Municipio e la stessa Ama hanno la precisa intenzione di dare a Roma una soluzione più decorosa, e non solo dal punto di vista estetico.
A quanto pare "le urne" venivano spesso prese d'assalto dai gabbiani in cerca di rifiuti commestibili. Il ritorno dei vecchi cestini in ghisa, a quanto pare, sarà comunque una soluzione temporanea. In futuro si parla di contenitori "modello Giubileo", o altro ancora da decidere.
Per cestini "strozzati" e i cassonetti senza pedale, dato che il licenziamento vale solo per gli "spalatori di monnezza", si possono bloccare i conti correnti ? @CorteContiPress @Piamola_A_Ride @SalvatoreGiuff5 @ericadellapasq2 @Luce_Roma @sorrento87 @diarioromano @susy43279731 pic.twitter.com/NtVutvoKlx
— Lavoratori_Ama (@Lavoratori_Ama) January 8, 2022
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