Ladispoli, raid antifascista in piazza Almirante: targa distrutta

A neppure una settimana dalla sua controversa inaugrazione, piazza Almirante, a Ladispoli, è finita nel mirino dei vandali che l'hanno distrutta

Ladispoli, raid antifascista in piazza Almirante: targa distrutta

Inaugurata a Ladispoli da neppure una settimana, piazza Almirante è già stata presa di mira dai vandali. Si era trattato di un’inaugurazione sofferta, osteggiata sin da subito dall’Anpi che, il giorno della cerimonia, aveva pure inscenato un “presidio democratico”.

Alla fine però l’intitolazione si era fatta, con il sindaco della città, Alessandro Grando, determinato a non tornare sui propri passi (“Così come c’è via Enrico Berlinguer, credo che a Ladispoli sia giusto che ci sia via Giorgio Almirante”). Eppure, dallo scorso 17 marzo, le polemiche non si sono mai spente. Qualche sera fa, ad esempio, sotto alla targa dedicata a Giorgio Almirante, politico, è comparso un cartello nel qualche il leader del Movimento Sociale Italiano veniva ricordato come “Segretario di redazione della rivista La difesa della razza (1938-1942)”.

Insomma, questo è il clima in cui si è consumata la devastazione della targa. Il nome di Almirante non si legge più. Chi ha agito, infatti, si è assicurato di spaccare il marmo in modo da cancellare ogni riferimento all’ex parlamentare. “Ce lo aspettavamo”, commenta Francesca Lazzeri, assessore alle attività produttive, che stamani è stata la prima a dare l’allarme. “Non passavo di lì per caso – racconta a IlGiornale.it – ma per controllare che la targa fosse ancora integra, d’altronde quello che è accaduto stanotte era già stato abbondantemente preconizzato dalle minacce che abbiamo ricevuto sui social”.

Per il primo cittadino di Ladispoli, sentito da Adnkronos, “dopo il clima teso dei giorni, anzi, mesi passati, creato da chi si opponeva alla targa dedicata al politico Almirante, siamo arrivati al culmine, a un gesto vergognoso”. La promessa di Grando è che giovedì l’amministrazione provvederà a collocare una nuova targa perchè “non ci lasciamo intimorire”.

Sulla questione è intervenuto anche il vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli, con un post sulla sua pagina Facebook. È un invito alla calma: “Di notte qualche ‘coraggioso’, come fanno i ladri d’appartamento, ha ridotto la lapide così. Ora non inveite, cerchiamo di dare ancora una lezione di stile. La rimetteremo al suo posto in tempo reale e poi ancora e ancora e ancora, finché non si stancheranno. Questa la nostra risposta, la reazione dei giusti. C’è un abisso tra noi e loro”.

“Una vera opposizione democratica dovrebbe accettare le scelte di chi amministra grazie al mandato ottenuto vincendo le elezioni”, sottolineano in una nota congiunta il senatore della Lega William De Vecchis, il consigliere regionale della Lega Daniele Gianni e il capogruppo consiliare di Ladispoli

Luca Quintavalle.

Non sarà semplicissimo risalire all’identità dei vandali visto che il sistema di videosorveglianza dell’area, pensato dall’amministrazione proprio per scoraggiare gesti simili, non è ancora attivo.

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