Letta vuole già i voti di Calenda: "Ne parleremo..."

Il dopo voto è già iniziato: il segretario dem prepara le basi per instaurare una trattativa con l'ex collega di partito

Letta vuole già i voti di Calenda: "Ne parleremo..."

Ballottaggio in vista a Roma? Nessun problema, Enrico Letta ha già la soluzione pronta, ovvero una bella serenata da suonare al balcone di Carlo Calenda, probabilmente con qualche offerta che non potrà rifiutare.

Tronfio per il successo ottenuto a Siena nelle suppletive, il segretario del Partito democratico prepara la strategia giusta per spianare la strada verso la poltrona di primo cittadino della Capitale a Roberto Gualtieri."Ovviamente ci parleremo con Calenda come abbiamo sempre fatto", annuncia su La7 l'ex premier. "Gli farò un ragionamento sul futuro, le nostre strade dovranno convergere, dobbiamo stabilire i tempi, non voglio forzare nessuno, ma le strade dovranno convergere. Come con altri. Calenda è un interlocutore di questa convergenza futura".

Mentre Letta affila gli artigli in vista del ballottaggio, Carlo Calenda, almeno per il momento, morde il freno."Il dato fondamentale che oggi vediamo è che esiste un'area di riformismo pragmatico che non si accontenta dell'offerta della politica attuale", commenta il candidato sindaco davanti ai giornalisti in conferenza stampa. "Non so se saremo al 18,5% o al 20,5%, ma è un dato che per una lista civica non ha precedenti nelle elezioni romane. Il voto di appartenenza è un voto che in una certa misura ha tenuto", aggiunge l'ex dem, "anche in presenza di candidati non preparatissimi o comunque non con delle soluzioni chiare presentate".

Calenda passa poi alla fondamentale questione del ballottaggio, una carta da giocare per tenere al guinzaglio Letta, che non vede l'ora di piantare la bandiera del Pd sulla Capitale. "Non faremo apparentamenti, non faremo alleanze", si limita a dire il candidato sindaco. "La ragione è che, aldilà delle mie preferenze personali, questa lista è stata votata da cittadini di centro, di destra e di sinistra. Sarebbe dunque scorretto e poco onorevole prendere il loro voto e utilizzarlo per ottenere delle posizioni. Sulla questione di un'eventuale indicazione di voto decideremo nei prossimi giorni", conclude.

"Letta dice che le nostre strade dovranno convergere?", replica invece all'AdnKronos Calenda."Non lo so, sono confuso. Il Pd fino a ieri ha detto che ero di destra, non ho capito bene... Sentirò Letta, che è un amico, e mi farò spiegare bene quando sono di destra e quando si sinistra".

Roberto Gualtieri già pregusta il sapore di una probabile vittoriosa trattativa con gli altri candidati silurati al primo turno dai romani. "Noi siamo molto soddisfatti di essere al ballottaggio, siamo fiduciosi", dichiara a La7 l'ex ministro.

"Come ho sempre detto ci rivolgeremo a tutti i romani, a partire dagli elettori di Virginia Raggi e Carlo Calenda, chiedendo loro di sostenerci al ballottaggio. Io mi rivolgerò a tutti, anche ai leader", precisa in conclusione."Come ho detto non faremo apparentamenti ma chiederemo di sostenerci".

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