Prima hanno provato ad attirarle usando un bimbo piccolo "come esca", poi con la scusa di un "gioco divertente" da fare insieme. Così secondo una denuncia presentata ieri alla stazione dei carabinieri dell’Aventino, tre donne, forse nomadi, hanno tentato di adescare due bambine di nove e dieci anni su una spiaggia di Ostia Ponente.
A presentare l’esposto è stato il papà di una delle piccole, ancora scosso da quanto accaduto lunedì scorso sul bagnasciuga. Lo ha fatto, ha spiegato all’Adnkronos, "nella speranza che quanto è capitato a noi e che ancora oggi ci sconvolge non capiti ad altri". Secondo la testimonianza fornita dall’uomo ai militari le bambine, sua figlia e un’amichetta tedesca, stavano facendo il bagno con un canottino. Attorno alle 16.30 del pomeriggio, assieme a sua moglie, Emanuele nota che le piccole iniziano ad allontanarsi un po' troppo con il gonfiabile. Si accorgono che a trascinarle "verso la vicina spiaggia libera" sono "tre donne, presumibilmente rom, entrate apposta in acqua, con la sola biancheria intima".
Sempre stando a quanto riferisce il papà di una delle due piccoline, le signore, di cui una con un neonato in braccio, avrebbero cercato di convincere le bimbe a seguirle. "Mia figlia, che ha 10 anni, è stata scaltra a scappare – ha raccontato all’Adnkronos - mentre quelle donne la insultavano, contrariate per la sua fuga". Al contrario la sua amica, di un anno più piccola, sarebbe rimasta "impietrita".
È stato poi lo stesso papà ad intervenire scacciando le tre donne e allontanandosi dalla spiaggia con le bambine. "Subito dopo – continua il resoconto di Emanuele - la gente che mi è venuta incontro mi ha raccontato che era dal mattino che le tre stavano importunando i bambini". I genitori sono ancora sotto choc. "Fossero state più piccole non sarebbe finita allo stesso modo", ha commentato il papà.
Ora sul caso indagano i carabinieri. A fine luglio, sempre sul lungomare di Ostia, un venticinquenne rom era stato fermato dalle forze dell’ordine dopo aver tentato di "vendere" un bimbo di soli due anni ad un turista. A denunciare il fatto era stato proprio il destinatario dell’offerta dello squilibrato,che gli aveva proposto "una prestazione sessuale" con il bimbo in cambio di denaro.
Il turista aveva subito allertato alcuni finanzieri che sono
intervenuti bloccando l’uomo, fuggito nel frattempo abbandonando il piccolo. Il bambino è stato poitrasportato in ambulanza al vicino ospedale Grassi per essere sottoposto a controlli medici. Per il 25enne invece si sono aperte le porte del carcere di Regina Coeli.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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