Bimbo venduto a turista dal rom: la madre lo rapisce dall'ospedale

La 18enne, che si recava ogni giorno a far visita al piccolo, avrebbe deciso di agire per non rischiare di perdere la patria potestà. Proseguono incessantemente le ricerche

Bimbo venduto a turista dal rom: la madre lo rapisce dall'ospedale

Era stato ricoverato in ospedale a causa della disidratazione e delle condizioni di denutrizione rilevate dai medici del pronto soccorso di Ostia (Roma), dopo che il padre rom aveva tentato di offrirlo ad un turista per ricevere del denaro in cambio di prestazioni sessuali. Proprio oggi il bimbo di soli due anni è stato sottratto alle cure del personale sanitario dalla madre, come denunciato dai poliziotti del commissariato Lido che si stanno occupando nella più assoluta riservatezza di condurre le indagini ed individuare la responsabile.

L'episodio risale alla scorsa domenica 26 luglio, quando era stato lo stesso padre del piccolo ad avvicinare un bagnante sul lungomare Amerigo Vespucci di Ostia, tra l'ex Amanusa e lo stabilimento del Lido del Finanziere, per proporre lo squallido affare. "C'è un uomo qui fuori che mi ha chiesto se m'interessava pagarlo per avere una prestazione sessuale con il bambino che teneva per mano", aveva raccontato immediatamente agli uomini delle fiamme gialle il turista allarmato dalla scena. "Andate a prenderlo".

Sul posto si erano precipitati gli uomini del reparto di pronto intervento dei finanzieri di Ostia e gli agenti del commissariato Lido. Resosi conto che di lì a poco sarebbero giunte le forze dell'ordine, tuttavia, il 25enne rom si era già allontanato verso il centro, portando via con sè anche il figlio. Tutto inutile, dato che gli uomini in divisa, anche grazie alle indicazioni dei passanti, erano riusciti in breve ad individuarlo. Deciso ad evitare l'arresto ad ogni costo, il rom aveva lasciato la mano del bambino per darsi alla fuga, saltando sui cofani ed i tetti di alcune delle auto ferme in sosta. Con le spalle al muro, poi, non aveva esitato a scagliarsi contro poliziotti e finanzieri, non cessando di opporre resistenza neppure una volta bloccato a terra. Nessuna informazione rilasciata sul piccolo da parte del 25enne, in evidente stato confusionale.

Impaurito, oltre che in evidenti condizioni di disidratazione e denutrizione, il bambino era stato trasferito in ambulanza all'ospedale Grassi di Olbia e qui ricoverato e tenuto sotto osservazione. Il padre, invece, dopo aver danneggiato alcune apparecchiature del carcere di Regina Coeli, era finito dietro le sbarre con l'accusa di sfruttamento di minore ai fini di prostituzione.

La madre della piccola vittima, Samantha, era stata poi individuata e sentita dagli inquirenti. "Mi fidavo di mio marito. Mi aveva detto che avrebbe portato il bambino a fare una passeggiata e sarebbe tornato presto", aveva raccontato la 18enne come riferito da "Repubblica". "Invece ha cercato di vendere nostro figlio. Non ho mai sospettato nulla, non immaginavo le sue intenzioni, già altre volte erano usciti insieme da soli".

La giovane, che già nei giorni scorsi si era recata in ospedale per far visita al figlio, ha invece deciso oggi di andare oltre e di portarlo via dal Grassi di Olbia senza autorizzazione.

L'allarme, scattato intorno alle 11, è stato lanciato dal personale medico. "Perderà la patria potestà. Forse per questo lo ha portato via dall'ospedale", hanno riferito gli inquirenti impegnati nelle ricerche.

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