In seguito all'arresto del 25enne di etnia rom fermato ieri mattina ad Ostia (Roma) mentre cercava di ottenere denaro offrendo le prestazioni sessuali di un bimbo di soli 2 anni, gli agenti di polizia, tramite la pagina Facebook "Noi Poliziotti per sempre", hanno rilasciato nel corso della giornata di oggi un video in cui sono stati immortalati alcuni istanti del fermo.
"C'è un uomo qui fuori che mi ha chiesto se m'interessava pagarlo per avere una prestazione sessuale con il bambino che teneva per mano", ha raccontato ai militari delle fiamme gialle contattati all'interno del Lido del Finanziere il turista avvicinato dall'individuo, come riportato da "Il Messaggero". "Andate a prenderlo", ha chiesto l'uomo ancora sotto choc per l'accaduto.
I fatti si sono verificati nel lungomare Amerigo Vespucci di Ostia, come riferito dal turista, cha si trovava tra l'ex Amanusa e lo stabilimento delle fiamme gialle quando è stato avvicinato per ricevere la squallida proposta. Resosi conto del fatto che di lì a poco sarebbero giunte sul posto le forze dell'ordine, il 25enne ha deciso di allontanarsi col bimbo, spostandosi verso una zona più centrale. Alla vista delle volanti del reparto di pronto intervento dei finanzieri di Ostia e di quelle della polizia di Stato partite dal commissariato Lido, il rom ha abbandonato il minore, iniziando a fuggire tra la folla spaventata e gridando che il bimbo era Dio.
Le frasi sconnesse dell'uomo che, in evidente stato di alterazione, ha cercato di sfuggire in ogni modo alla sua cattura salendo perfino sui cofani ed i tettucci di alcune auto in sosta, hanno scatenato il panico tra i bagnanti. Nonostante gli sforzi, tuttavia, il soggetto è stato in breve raggiunto da agenti e militari, contro i quali si è scagliato con veemenza, prima di essere fermato a terra, dove ha continuato a divincolarsi ed a opporre resistenza. "Ma la madre di questo ragazzino dove sta?", chiede invano uno dei membri delle forze dell'ordine intervenuti sul lungomare Vespucci. "Gli ho dato da mangiare", borbotta il 25enne, senza replicare alla domanda ricevuta. "Si ma chi è questo bambino?", insistono gli uomini in divisa mentre cercano con fatica di immobilizzarlo. "Nessuno", risponde il rom, in evidente stato confusionale.
Spaventato ed assetato, il piccolo è stato assistito e quindi trasferito in ambulanza all'ospedale Grassi di Ostia per dei controlli medici. Nel nosocomio è finito inizialmente anche il rom, su cui sono stati effettuati degli esami tossicologici, a quanto pare dall'esito negativo.
Durante le operazioni di fotosegnalamento, quest'ultimo, finito ora dietro le sbarre del carcere di Regina Coeli, ha dato in escandescenze, arrivando persino a danneggiare alcune apparecchiature. Le indagini per risalire all'identità del piccolo sono tuttora in corso.
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