Quel patto tra rom e dipendenti Ama per il traffico illecito di rifiuti

A Roma 13 persone, tra cui tre dipendenti dell'Ama, sono finite agli arresti domiciliari per traffico illecito di rifiuti, corruzione e peculato. La Raggi: "Il tempo del malaffare sta finendo"

Quel patto tra rom e dipendenti Ama per il traffico illecito di rifiuti

Un patto tra nomadi e dipendenti Ama che soltanto nell’ultimo anno ha fruttato 52mila euro.

Il copione è sempre lo stesso: mazzette in cambio della possibilità di smaltire rifiuti speciali all’interno dei centri di raccolta dell’azienda capitolina. A finire in manette nel blitz dei carabinieri scattato ieri all’alba sono state 13 persone. I reati vanno dal traffico illecito di rifiuti, alla corruzione, fino al furto aggravato e al peculato.

A gestire la filiera erano tre impiegati dell’isola ecologica di Mostacciano, nella zona sud della Capitale, che in cambio di mazzette che andavano dai 30 ai 50 euro aprivano i cancelli del centro di raccolta ad alcuni rom appartenenti alla famiglia Sejdovic. Una volta all’interno, i nomadi scaricavano illegalmente e senza costi di smaltimento, mobili, calcinacci e altro materiale di risulta, e ne approfittavano per prelevare batterie, apparecchiature elettroniche ed altri oggetti che poi venivano bruciati nei campi rom in modo tale da isolare le componenti di metallo, che venivano poi rivendute ad alcune aziende della zona.

Un’attività, quella della raccolta e dell’incenerimento dei rifiuti, nella quale, secondo quanto si legge sul quotidiano il Tempo, erano coinvolti anche minori. I riflettori sul traffico che andava avanti da mesi nell’isola ecologica dell’Ama si sono accesi grazie alle segnalazioni di alcuni residenti. “Il tempo del malaffare, dei traffici illeciti e delle speculazioni sui rifiuti sta finendo, questo deve essere un messaggio chiaro per tutti”, ha commentato in un post su Facebook il sindaco di Roma, Virginia Raggi, ringraziando gli investigatori e gli uomini delle forze dell’ordine che hanno preso parte al blitz. “Ama adotterà i provvedimenti del caso nei confronti dei dipendenti infedeli”, ha poi assicurato.

Nel corso dell’operazione è

stato sgomberato anche un accampamento abusivo lungo via Pontina Vecchia e sono stati sequestrati preventivamente 25 autocarri utilizzati per le operazioni di smaltimento illegale e trasporto dei rifiuti.

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