È stato condannato a quattro anni di carcere Algero Corretini, l’influencer e rapper romano meglio noto come "Fratellì". Il giudice del Tribunale di Roma lo ha ritenuto responsabile di violenza nei confronti della ex compagna, Simona Vergaro.
Non sopportava il passato di attrice hot della compagna
Una delle motivazioni della condanna, come riporta Il Messaggero, messe nero su bianco dal giudice Renato Orfanelli, è relativa ai trascorsi di attrice porno di Simona Vergaro. "Simona sapeva che ogni qualvolta veniva tirata fuori la questione che era stata una pornostar, anche in una diretta social, questo lo faceva esplodere". Algero Correttini, alias 1727 wrldstar o Fratellì, perdeva letteralmente la testa in quei frangenti. In Aula, durante il dibattimento, la Vergaro ha raccontato alcuni maltrattamenti subiti, spesso legati appunto al suo passato di pornoattrice. "Dopo che un ragazzo mi aveva insultata in una diretta Instagram ho avuto paura e sono uscita da casa perché temevo mi mettesse le mani addosso. Era già successo". In un’altra occasione, Correttini avrebbe impugnato un’asta di ferro e picchiato selvaggiamente l’allora fidanzata. I fatti per cui è stato condannato nei giorni scorsi risalgono agli anni tra il 2020 e il 2021. Nel documento di motivazione della condanna, il giudice sottolinea come“le aggressioni subite dalla donna sono state sempre di una violenza inaudita”
La fama coi video su Instagram e l’arresto dopo l’aggressione alla compagna
Algero Corretini è diventato celebre in tutta Italia per un video in diretta Instagram dove, a bordo della propria auto, per le strade di Roma, prese un muro e pronunciò l’ormai celebre frase “Ho preso er muro, Fratellì… doveva annà così”. Migliaia di follower sui social, comportamenti estremi fino ad arrivare alla denuncia per maltrattamenti da parte della compagna, Simona Vergaro, che una notte scappò di casa completamente nuda per fuggire alla furia del fidanzato. Fu lì che chiamò aiuto, denunciando Corretini che fu poi fermato dai carabinieri di Ponte Galeria.
Le successive indagini hanno portato al processo per cui è arrivata la condanna a 4 anni di reclusione.Il difensore dell'imputato, l'avvocato Salvatore Sciullo, ha commentato: "Chiederemo la riapertura del dibattimento per chiarire la posizione del mio assistito".
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