Ecco chi è Pietro, il ragazzo che ha ucciso Gaia e Camilla. È il figlio di Paolo Genovese

Il figlio di Paolo, noto regista, si è fermato subito dopo l’incidente. Ecco chi è il 20enne che ha ucciso le due minorenni

Ecco chi è Pietro, il ragazzo che ha ucciso Gaia e Camilla. È il figlio di Paolo Genovese

Pietro Genovese ha 20 anni ed è figlio di Paolo, il famoso regista romano, nonchè sceneggiatore e scrittore italiano. Pietro era alla guida del Suv che la scorsa notte, poco dopo mezzanotte, ha investito e ucciso due ragazze di soli 16 anni, Gaia e Camilla. Era a bordo della sua auto, una Renault Koleos, e stava percorrendo Corso Francia. Improvvisamente l’impatto mortale è costato la vita alle due giovanissime. Il suo telefono è stato sequestrato e lui, sotto choc, è stato accompagnato in ospedale per essere sottoposto agli esami del sangue. Pietro ha frequentato il liceo Mameli, è sportivo, gioca a rugby e ama il cinema.

Il giovane è indagato per omicidio stradale.

Il morbo di Crohn da cui è affetto Pietro

Il ragazzo è affetto dal Morbo di Crohn, una malattia infiammatoria cronica dell'apparato digerente che però può colpire qualsiasi parte del corpo, dalla bocca all’ano. In particolare però interessa la porzione finale dell'intestino tenue, l’ileo terminale, o il colon, l’intestino crasso. Dolori addominali, diarrea, vomito e perdita di peso sono tra i sintomi più comuni della malattia. Non vi è ancora nessun farmaco che possa curare il paziente affetto dal morbo di Crohn. Come per molte patologie esistono però delle cure che possono prevenire le ricadute e alleviare i sintomi. L’intervento chirurgico è riservato esclusivamente ai casi più gravi. A raccontare la malattia di Pietro era stato proprio suo padre Paolo, noto regista cinematografico, che aveva accettato di girare uno spot per sensibilizzare sulle malattie infiammatorie croniche intestinali e le conseguenze sulla qualità della vita di chi ne è affetto.

Uno spot girato dal padre Paolo

Genovese aveva detto all’agenzia Dire: “Ho deciso di sposare questa causa fondamentalmente per un motivo familiare, perché mio figlio maggiore, Pietro, è affetto dal morbo di Crohn. Quando sono entrato in contatto con il professore Alessandro Armuzzi, che lo ha in cura, col tempo ho capito la gravità e la problematicità di questa malattia”. Il protagonista dello spot era stato il nuotatore Simone Sabbioni.

Il progetto era stato presentato anche al Senato e Genovese, in quella occasione, aveva sottolineato: “Quando mi hanno proposto di fare qualcosa in ambito della comunicazione per far conoscere meglio il morbo di Crohn, ma soprattutto per far capire che è una malattia curabile, chiaramente ho accettato subito con entusiasmo”. Chi è affetto da questa malattia conduce una vita normale.

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