La Raggi trasforma Saxa Rubra da 'gioello' a quartiere discarica

Roma è in emergenza rifiuti e il sindaco Virginia Raggi, dopo l’incendio del Tmb Salario, ha deciso che a Saxa Rubra sorgerà un nuovo centro di trasbordo dell’Ama

La Raggi trasforma Saxa Rubra da 'gioello' a quartiere discarica

Ormai il dado è tratto. A Saxa Rubra sorgerà un nuovo centro di trasbordo dell’Ama. Roma è in emergenza rifiuti e il sindaco Virginia Raggi, dopo l’incendio del Tmb Salario, era messa alle stretta.

Doveva agire in fretta e ha inevitabilmente scontentato qualcuno. In primis ha messo in difficoltà il grillino Stefano Simonelli, presidente del Municipio XV dove ricade la stazione di Saxa Rubra, l’area scelta per il centro di trasbordo. Simonelli, in una recente audizione, ha, suo malgrado, dovuto confermare che nel piazzale dove prima sorgeva il Gran Teatro, per i prossimi sei mesi arriveranno circa 300 tonnellate di rifiuti al giorno. Un annuncio che, come si può leggere su Romatoday, Simonelli ha fatto dopo aver espresso la sua “assoluta contrarietà” in un lettera inviata al Campidoglio e votata all’unanimità da tutto il Consiglio del Municipio XV. La proposta della Raggi ha unito tutti, politici locali e comitati di residenti, in un coro unanime di no.

Centro di trasbordo dei rifiuti, i residenti di Saxa Rubra dicono no

“Questa è un’area trafficatissima, vicina al centro Rai Saxa Rubra, e fare un’area di trasbordo con 300 tonnellate di rifiuti creerebbe molti disagi per i residenti e i lavoratori pendolari ma persino problematiche di ordine sanitario”, dice al giornale.it il giovane Leonardo Gabrielli del Comitato Vigna Clara. E aggiunge: “Fare qui un centro di trasbordo significa che questa diventerà un’area in cui mezzi piccoli dell’Ama trasferiranno i rifiuti su mezzi più grandi e sarà molto più trafficata, creando altri disagi considerata la vicinanza della stazione dei treni e dei bus del Cotral”. L’assurdità è che l’area scelta per questo centro Ama è quella dell’ex Gran Teatro che è stato smantellato qualche anno per far posto a un parcheggio abbandonato e che non è mai stato usato. La zona residenziale del quartiere dista appena qualche centinaia di metri e, a preoccupare, è anche la vicinanza con un parco giochi per bambini e l’istituto di scuola superiore Calamandrei. La zona di Saxa Rubra è, inoltre, di notevole interesse paesaggistico per la presenza di una pista ciclabile di circa 15 km che è quotidianamente frequentata da residenti e turisti. Ma non solo. Proprio a Saxa Rubra ebbero luogo nel 477 A.C. la battaglia del Cremera e nel 312 la battaglia di Ponte Milvio. A tal proposito Michele Carosella del Comitato Cittadini di Saxa Rubra, si domanda perché il Comune abbia avuto la brillante idea di mettere i rifiuti in questa zona anziché valorizzare i suoi reperti archeologici e ci rivela che “nel 1990 quando fecero gli scavi per costruire il centro Rai scoprirono un mausoleo, nei pressi del lastricato originale di via Flaminia che congiungeva Roma fino al Nord Italia”.

La contrarietà della Rai e del mondo politico

Anche da parte dei sindacati dei lavoratori e giornalisti della tivù di Stato arriva una netta contrarietà al progetto che intaserebbe ulteriormente la viabilità. “Non capiamo come si possa pensare di destinare i rifiuti urbani in quell’area dove sono presenti giornalmente diecimila persone tra residenti e lavoratori, studenti e pendolari”, dice Dante Iannuzzi, segretario regionale Ugl Comunicazioni Rai che aggiunge: “Se il sindaco ha bisogno di individuare quattro aree di trasbordo dei rifiuti per essere poi trasportate all’esterno della Capitale vanno individuate sul Raccordo Anulare, in punti isolati e ben distanti dai centri abitati” come l’area della Bufalotta in direzione Nomentana. Daniele Torquati, consigliere Pd, invece, rilancia una proposta ormai già accantonata: “Giovanni Caudo, presidente del Municipio III, ha individuato un’area di Anas in via Cisternina, uno snodo del raccordo, quindi vicino a una via di fuga molto importante. Come opposizione abbiamo presentato un ordine del giorno per appoggiare questa proposta”.

Giorgio Mori, consigliere di Fratelli d’Italia, invece, attacca la Raggi e lancia l’allarme: “Siamo preoccupati perché non ci sarà un controllo dello spostamento dei rifiuti e, dal momento che manca il cosiddetto “fascicolo dei rifiuti” rischiamo una sorta di terra dei fuochi nella Capitale”.

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