Daniel Hrustic, 23enne nato a Roma, era stato scarcerato solo lo scorso 2 novembre eppure, da quel giorno, è riuscito a mettere a segno 40 colpi, tra scippi e furti nelle strade della Capitale. A farne le spese anche una manager di 48 anni, docente universitaria, economista, nonché consulente di enti pubblici e privati. Come riportato da Il Messaggero, secondo quanto ricostruito, lo scorso 9 dicembre il 23enne le avrebbe strappato la borsa sfrecciando sul marciapiede in via Torino mentre guidava uno scooter risultato in seguito rubato.
Riusciva a fare anche 3 scippi al giorno
Già da alcune settimane però le forze dell’ordine erano sulle tracce del giovane, dopo che un aumento di furti e rapine si erano concentrati nel centro di Roma, tra l'Esquilino, piazza Venezia, via Veneto e Monti. Dopo che l’autore di tutte queste scorribande è stato individuato, sono scattate per lui le manette da parte della squadra investigativa del commissariato Viminale. Era però riuscito ad accumulare denunce anche al distretto Trevi-Campo Marzio, presso i carabinieri del comando di piazza Venezia, per non parlare delle denunce racimolate dalle stazioni Vittorio Veneto e Quirinale. Stando ai conti effettuati dagli investigatori Daniel Hrustic sarebbe stato capace di inanellare anche due o tre colpi al giorno. Bravura che sembra comunque gli scorra nelle vene, dato che nella sua famiglia ci sono altri esempi di ladri particolarmente stakanovisti. Il cugino del 23enne, Bronson Hrustic, di anni 29, era stato fermato lo scorso 23 novembre dopo che aveva investito tre poliziotti al Pigneto. Anche per lui una media di tre furti per giorno. E naturalmente, appena uscito di prigione si era rimesso all’opera.
Tra le vittime anche una suora
Il giovane Daniel risulta essere anche particolarmente bravo nel confondersi tra le vie cittadine di Roma. I motorini rubati che utilizzava per gli scippi solitamente erano sempre parcheggiati lontano da dove avvenivano i furti. Il malvivente aveva anche più di una utenza telefonica, ma preferiva comunque gli smartphone per poter comunicare tramite il web. Poco prima di Natale Hrustic aveva probabilmente capito che da lì a breve sarebbe stato beccato dalle forze dell’ordine. Questo lo si deduce dal fatto che le ultime chiamate effettuate dall’uomo erano indirizzate a vari avvocati. Per qualche giorno era stato fermo ma poi, nelle ore tra le serata del 9 dicembre e la mattina del 10, era tornato al lavoro, rapinando ben cinque persone. Tra le vittime anche una suora di quasi 80 anni presa di mira in piazza dell'Esquilino.
Ormai gli investigatori sapevano benissimo chi fosse l’esecutore dei colpi, ma ancora non sapevano dove poterlo trovare. L’occasione per prenderlo è giunta quando il 23enne è stato intercettato dalle parti di Monteverde, dove si era recato per incontrare una prostituta ed era poi salito a bordo di un'Alfa 156 intestata a un'altra persona. Vettura che veniva guidata dal ragazzo nonostante non avesse la patente di guida. All’interno dell’auto borse firmate, Airpods e soldi, indumenti e scarpe del tutto uguali a quelli che aveva usato in alcuni colpi, oltre alla carta Postepay rubata alla suora. Vedendosi con le spalle al muro l’uomo ha quindi deciso di collaborare con gli investigatori e ha accompagnato gli agenti nella roulotte che utilizzava come base, parcheggiata tra via Val Trompia e via Nomentana.
All’interno della quale vi erano custodite altre borse e accessori di lusso. Il presunto colpevole ha anche indicato dove si trovava parcheggiato uno degli scooter rubati, prima di essere arrestato con l'accusa di furto e rapina.Segui già la pagina di Roma de ilGiornale.it?
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