Roma, la città è invasa anche dai rifiuti abusivi dei Comuni confinanti

I rifiuti scaricati nei cassonetti delle vie consolari dai residenti dei Comuni limitrofi a Roma corrisponde a quello prodotto da una città di 250mila abitanti

Roma, la città è invasa anche dai rifiuti abusivi dei Comuni confinanti

Roma invasa, anche, dai rifiuti abusivi. È la denuncia del direttore esecutivo dell’Ama Massimo Bagatti. Il quantitativo di immondizia scaricata nei cassonetti delle vie consolari dai residenti dei Comuni limitrofi, infatti, corrisponde a quella prodotta da città come Messina o Verona.

“Ci sono anche ditte ed aziende di città vicine che dovrebbero smaltire secondo la legge sui rifiuti speciali e, invece, utilizzano il nostro territorio per abbandonare gli scarti”, spiega Bigatti dalle colonne de Il Messaggero. E alla fine dei conti, ogni giorno, nella Capitale viene delocalizzato un quantitativo di spazzatura “corrispondente ad una città da 250mila abitanti”. Non a caso, l’Ama, si è vista costretta a correre ai ripari, mettendo in campo una task force di netturbini. Solo quaranta per il momento, ma per contrastare il fenomeno verranno presto arruolati vigilantes anche dalle file dell’Associazione dei carabinieri in congedo.

Ed è proprio questo il perno attorno a cui è ruotata la linea difensiva della municipalizzata dei rifiuti capitolina, chiamata dall’opposizione a rispondere dei disagi cittadini nel corso dell’ultima commissione ambiente di Roma Capitale. L’incontro, nel quale si sarebbero dovuti sciogliere due nodi importanti, come l’assenza di un piano industriale e la mancata approvazione del bilancio 2017, è stato disertato dal presidente di Ama, Lorenzo Bagnacani.

Qualche novità, nel corso della riunione, è comunque emersa. Entro una decina di giorni dovrebbe entrare in vigore la nuova raccolta differenziata delle utenze non domestiche, andata in tilt dopo la rescissione del contratto con la cooperativa 29 Giugno a causa “dei gravi e reiterati disservizi”. In attesa dell’avvio di un nuovo appalto per il servizio integrato di differenziata tecnologica, sarà l’Ama stessa ad erogare il servizio. Ce la farà? Il sospetto è che la coperta sia troppo corta. Secondo il consigliere capitolino della Lega Maurizio Politi e il dirigente regionale del Carroccio Fabrizio Santori, “questa situazione rischia di mandare in grave sofferenza finanziaria l’azienda oltre a lasciare la città in uno stato di totale degrado e abbandono”.

Ma la municipalizzata rilancia, annunciando un rafforzamento della flotta e ponendosi l’ambizioso traguardo di arrivare “ad un 10 per cento in più di raccolta differenziata in un anno”. Per ora, invece, la crescita è rimasta inchiodata al 44 per cento, aumentando di un solo punto percentuale nel 2018.

Un flop che Politi e Santori imputano “alla totale mancanza di collaborazione tra Regione e Comune”. “Da mesi – concludono i due – ci siamo resi disponibili a costruire una collaborazione per il bene dei cittadini, ma Zingaretti e Raggi hanno altri pensieri”.

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