Una mamma, barista di 32 anni, non si è fatta scrupoli a farsi accompagnare dalla figlia di 7 anni nel suo lavoro di pusher. La piccola accompagnava il genitore seduta sul sedile posteriore dell’auto e, mentre questo incontrava i clienti, aveva il compito di avvertire se vedeva qualche forza dell’ordine all’orizzonte. Come se non bastasse la bimba veniva anche usata per confezionare le dosi.
La bimba custodiva i soldi
“Stai buona, guardati attorno. E se vedi macchine con le luci sul tettino dimmelo” avrebbe detto la madre alla figlia secondo quanto riportato da Il Messaggero. Ecco come allevare una piccola pusher che aveva anche l’incarico di custodire i soldi incassati con la vendita di droga. Nel caso di eventuali controlli da parte di carabinieri o polizia, questi non avrebbero potuto perquisire la minore e quindi non avrebbero potuto trovare i guadagni illeciti. Adesso però, dopo che il traffico di cocaina è stato scoperto e la mamma pusher è stata messa dietro le sbarre del carcere di Rebibbia, la piccolina può finalmente iniziare la sua vita da bambina di soli 7 anni.
Le indagini da parte dei carabinieri del Gruppo di Frascati sono andate avanti per circa un anno e hanno infine portato all’arresto della donna. Sono in tutto otto le persone che sono state fermate tra Rocca di Papa e Velletri in seguito all'esecuzione di una ordinanza firmata dal gip del Tribunale di Velletri. La bambina è stata affidata alla cugina della madre. In cella è finita anche la nonna 67enne della bimba che, secondo quanto appurato dagli investigatori, avrebbe coinvolto anche altri minori nel traffico illegale di stupefacenti.
Arrestata la mamma pusher
Tutto era partito con la perquisizione di una vettura. L’indagine, iniziata lo scorso gennaio e terminata in estate, era quindi stata condotta dal Nucleo operativo e radiomobile del Gruppo di Frascati. Oltre allo spaccio sono stati contestati alle due donne anche i reati di riciclaggio e sfruttamento di minori. La 67enne aveva il compito di gestire sia la droga che i soldi, mentre la figlia doveva occuparsi dello spaccio. La 32enne doveva infatti gestire gli appuntamenti con i compratori e incontrarli. I carabinieri, che hanno sequestrato 20mila euro in contanti e 250 grammi di cocaina, hanno quantificato i guadagni giornalieri in 2mila euro in settimana e in 2.500 nei week-end.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori del comando di Frascati, coordinati dalla Procura di Velletri, i proventi del traffico illegale sarebbero anche stati riciclati attraverso l’acquisto di automobili anche costose e negozi, come per esempio un bar nella provincia di Latina molto frequentato dalla madre. Intanto sono anche stati identificati e segnalati alla Prefettura di Roma quattro compratori di cocaina.
Nella giornata di ieri i carabinieri hanno effettuato diverse perquisizioni anche a persone non citate dall'ordinanza di custodia cautelare, che hanno portato al sequestro di 75mila euro sempre in contanti e il fermo di un altro spacciatore che si trovava con uno degli otto arrestati. Nella vettura c’era un pacchetto con all’interno 60 grammi di cocaina.Segui già la pagina di Roma de ilGiornale.it?
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