Non è la prima volta che manca un commissario del Comune di Roma e una gara viene slittata. In questo caso a essere rimandata è stata quella riguardante lo sfalcio dell’erba dalle strade. Nella Capitale troppo spesso le gare tendono a slittare, per via di un cavillo, di un ricorso al Tar, ma anche perché le commissioni giudicatrici non arrivano a un accordo. I problemi sono aumentati soprattutto in seguito ad alcune inchieste giudiziarie che hanno messo in evidenza le tante mancanze del Comune. Come riportato da Il Messaggero l’ultimo slittamento è quello inerente all’appalto per il servizio di diserbo stradale sulla viabilità della Capitale, della durata di tre anni e suddiviso in sedici lotti.
Il problema delle erbacce a Roma
Il piano era stato iniziato dalla giunta precedente e quella odierna l’ha preso come punto fondamentale per cercare di recuperare un po’ di credibilità su un tema che da troppo tempo sottolinea il degrado di Roma. Tra l’altro la presenza di erbacce che invadono marciapiedi e vie e crescono in mezzo alle carreggiate, non riguarda solo le periferie ma anche le strade del centro città. Si tratta di un fenomeno che crea problemi anche alle caditoie sempre più intasate dalle foglie cadute dagli alberi nel periodo autunnale. Situazione che in caso di pioggia porta le strade a essere invase dall’acqua che non trova vie d’uscita. Per cercare di risolvere il problema il Comune ha quindi lanciato un bando per affidare il servizio a ditte esterne.
Si tratta di un appalto della durata di tre anni, suddiviso in sedici lotti, ovvero uno per il territorio di ogni municipio, più un altro fatto apposta per le strade di grande viabilità, per un importo totale di 13 milioni di euro. La ditta vincitrice dovrà occuparsi della rimozione delle erbe infestanti, ma non della manutenzione delle sedi stradali, né della cura della vegetazione dal punto di vista della visibilità o della sicurezza stradale. Aziende private dovranno fare il servizio di sfalcio e diserbo stradale che avrebbe dovuto fare la municipalizzata Ama se non avesse mollato il colpo alla fine del 2020. E non è che negli anni precedenti avesse poi fatto molto.
Ama si dedicava a questo compito in regime extra Tari, cioè per effetto di accordi particolari con Palazzo Senatorio. Dal 1° gennaio però non se ne occupa più. Il forfait è arrivato dopo numerose difficoltà, tra cui i ricorsi al Tar. In ultimo la seduta pubblica “è stata nuovamente rinviata per impossibilità di uno dei componenti” della commissione. Mancava un commissario e tutto è saltato, o meglio slittato. Un altro tentativo verrà fatto prima della fine dell’anno con una nuova seduta prevista per lunedì 20 dicembre alle 10 del mattino. Sempre che non vi siano altri imprevisti si dovrebbe chiudere la partita.
Dove la situazione è peggiore
Una volta andata in porto l’assegnazione si dovrà subito intervenire dove la situazione è messa peggio. Nei municipi centrali, I e II, le erbacce creano problemi solo al 35% della viabilità, mentre in altre zone di Roma si passa dal 40% del V (Pigneto-Centocelle-Prenestino) fino al 70% dei municipi IX (Eur), X (Ostia-Acilia), XIV (Monte Mario) e XV (Cassia-Tor di Quinto). Come si legge nei documenti della gara dovranno essere liberati dalle erbacce 3.891 chilometri di viabilità municipale e 1.284 di viabilità principale, per un totale di oltre 5mila chilometri.
Le prime a essere liberate saranno le strade maggiormente in difficoltà di centro storico, Ostiense, Cassia, Tor di Quinto, Trionfale, Centocelle, Colli Aniene, Appio, Casal Bertone, Eur, Casilino, Ostia. Il Campidoglio ha invece spiegato che la rimozione delle foglie “rientra nell'ambito delle attività di spazzamento e pertanto nei servizi coperti da Tari”. In teoria dovrà pensarci ancora Ama.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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