“Mia figlia non può più uscire di casa”. “Qui è un immondezzaio, un vero schifo”. “Non conoscono il decoro e non possiamo dir nulla altrimenti ci ritroviamo le auto sfasciate”. C’è rabbia e indignazione tra i residenti che abitano vicino a via Guglielmo Pallavicini, nel quartiere Eur Mostacciano, periferia Sud della Capitale.
Lo Sprar di via Pallavicini, tra sovraffollamento e incuria
Qui, in una palazzina con evidenti problemi strutturali, nel 2014 è nato uno Sprar che risulta essere sovraffollato. A norma di legge l’edificio non potrebbe contenere più di 60 persone ma, come denuncia in un esposto al prefetto l’esponente romano della Lega Fabrizio Santori, attualmente ospiterebbe un centinaio di rifugiati, almeno stando a quanto si legge nell’ultima delibera di assegnazione datata 2017. Verrebbe, dunque, meno il principio di accoglienza diffusa previsto dalla legge, considerato anche che, nel raggio di 900 metri, vi sono anche un Cas con 50 migranti e un Caat con 60 persone che si aggiungono alle circa mille del campo rom di Castel Romano e ad vari altri micro insediamenti spontanei di nomadi. Una situazione che preoccupa i residenti, i quali si sentono quasi ‘assediati’.
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La rabbia dei residenti di Eur Mostacciano
“Viviamo in una sorta di equilibrio molto precario perché finora non abbiamo risposto alle provocazioni ma siamo stanchi. Stanchi di dover tenere i nostri bambini a casa per paura di incontrare persone che, magari, fanno pipì davanti al portone in pieno giorno o peggio”, ci dicono alcuni signori esasperati. “Sono venuta a vivere in un quartiere dove speravo di crescere in tranquillità mia figlia di 18 anni ma lei non ha più la libertà di muoversi. Viene fischiata e abbiamo paura che le succeda qualcosa”, ci racconta una residente che vive in via Pallavicini la cui paura è giustificata anche da alcuni arresti di questi rifugiati compiuti dalle forze dell’ordine negli ultimi anni. “Ci sentiamo insicuri abbandonati perché, soprattutto la sera, vediamo un continuo via vai di gente che entra in quella palazzina da un ingresso secondario, scavalcando un terrazzo”, ci spiega Guglielmo Carducci, uno dei residenti spazientiti non solo per lo scarso decoro della struttura ma anche per il pessimo stato di manutenzione dello stabile. Il muro di cinta che si estende tra via Ildebrando Vivanti e via Guglielmo Pallavicini, come rilevato anche da un fonogramma dei vigili del fuoco del 2017, è pericolante a tal punto che si è deciso di spostare la fermata del bus. Un problema di poco conto, si potrebbe pensare, ma in realtà è un disagio che si somma agli altri già presenti: gli schiamazzi notturni, le passerelle di rifugiati che prendono il sole nudi in terrazzo e le prostitute che si ‘appartano’ nel giardino vicino allo Sprar.
Il fenomeno delle prostitute rom
Come se non bastasse, infatti, anche quest’area dell’Eur è toccata dal fenomeno della prostituzione che non conosce limiti di orari. A poche centinaia di metri dallo Sprar troviamo un insediamento abusivo di rom che spesso viene usato anche come base per ‘ospitare’ i clienti. “Si tratta – spiega Alessandro Conte, esponente della Lega del IX municipio – di un piccolo campo rom che nasce, viene sgomberato e risorge, soprattutto in estate, perché non si trova una soluzione a questo continuo problema di emarginazione”. Un mix di problemi che genera forti difficoltà anche per coloro che vogliono ‘cambiare aria’.
“Abito qui dal 2010 quando il quartiere era ancora decente e lo stabile era abitato da ufficiali della Marina e dipendenti della Fao. Ora, invece, è in atto un forte deprezzamento delle case perché nessuno comprerà mai una casa di fronte a un centro Sprar”, sbotta Marco, un altro residente del quartiere Eur Mostacciano.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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