Nella Capitale i bimbi si ammalano sempre di più. A dirlo al Messaggero è la Federazione Italiana Medici Pediatri, che spiega come la maggior parte delle infezioni in aumento fra i bambini siano legate alla scarsa igiene in città.
Roma, la città dell’emergenza rifiuti senza soluzione di coinntinuità, che si ripropone ad ogni stagione. Recentemente un rapporto dell’Agenzia di controllo sulla qualità dei servizi ha denunciato come nel mese di settembre, quando i problemi nella raccolta avevano fatto registrare un nuovo picco, circa la metà dei bidoni della spazzatura “emanavano cattivo odore”. Non solo, “un cassonetto su tre è circondato dai rifiuti”, aveva denunciato ieri il Vice Presidente della Commissione Controllo, Garanzia e Trasparenza, Rachele Mussolini. Un terzo delle strade sono sporche, testimonia la stessa agenzia. E a pagare lo scotto di questa situazione sono i più piccoli. Sono sempre di più, infatti, i casi di scuole o parchi giochi circondati dal pattume, come sono diventate abitudinarie in molti plessi scolastici anche le incursioni di topi e scarafaggi.
È successo in zona Trieste Salario, dove l’asilo nido “I sei colori di Ugo” era diventato praticamente inaccessibile a causa della spazzatura che inondava il marciapiede antistante, e a Monteverde, dove sempre lo scorso settembre alcune carcasse di ratti erano state rinvenute proprio davanti ad una scuola elementare e materna. Emblematiche anche le immagini del parco giochi di Largo Claudio Fermi, nello stesso quartiere, che due mesi fa era circondato da un vero e proprio muro di immondizia. L’aumento del 20% di “infezioni e parassitosi” negli ultimi due anni tra neonati e bambini sarebbe imputabile proprio a questo. Il problema principale, secondo l’associazione, sarebbe “l'igiene scadente”.
È paradossalmente inutile, prosegue la Fimp, che i genitori curino maniacalmente l’igiene in casa quando poi le strade sono invase dal pattume e le giostre per i bambini sono diventate appannaggio dei ratti. Un caso su tutti, quello dei giardini di Castel Sant’Angelo, in pieno centro a Roma, dove i giochi per i bimbi sono invasi periodicamente dai roditori. I più piccoli “soffrono per lo stato in cui versa la Capitale”, denunciano i pediatri. E la situazione non accenna a migliorare.
Ci sono ancora tante scuole che devono fare i conti con l’immondizia, assicura al Messaggero il presidente dell’Associazione Nazionale presidi di Roma, Mario Rusconi, che condivide le preoccupazioni della Fimp.Il piano straordinario di Ama per la pulizia ed igienizzazione dei siti sensibili, come scuole ed ospedali, insomma, non sembra ancora aver dato i risultati sperati.
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