Sta divampando la polemica per il video realizzato da un videomaker, collaboratore del Fatto Quotidiano, e lo scontro che ne è nato con la polizia locale di Roma non lontano da Montecitorio.
"Stavo tornando dalla manifestazione della Cgil - racconta Cosimo Caridi - Ho visto due agenti della polizia di Roma Capitale fermare un ambulante che aveva degli oggetti di legno e braccialetti. Quando ho inquadrato con la telecamera verso i due agenti, una funzionaria si è avvicinata mano sulla telecamera". L'agente invita il cronista a non riprendere. Il video (guarda) mostra le fasi concitate della discussione. "Sono un ufficiale di polizia - dice la poliziotta - mi dà un documento?". E ancora: "Non glielo ripeto più: lei sta rischiando l'arresto perché mi sta rifiutando il documento". Secondo l'agente, il giornalista le avrebbe impedito di realizzare l'operazione "di polizia giudiziaria": "Verrà denunciato anche per questo".
Il giornalista ha provato a far valere il diritto di cronaca. Ma l'agente è stata inflessibile: "Lei mi ha ripreso senza autorizzazione", si sente dire. E ancora: "O lo cancella, in questo istante, o lei appena manda in onda quelle riprese lei verrà arrestato". Un collega arriva a darle man forte: "Voi volete parlare di legge, ma non ne conoscete neanche i commi. Quel diritto di cronaca si esercita quando lei ha visto un reato da parte delle forze dell'ordine. Se c'è una normale operazione di polizia, lei non riprende". Qualcuno dice: “Ringrazia Dio che sto in divisa perché se sto senza divisa ti spacco questa in testa” (il riferimento è alla telecamera).
Alla
fine, secondo quanto racconta lo stesso Caridi, il cronista è stato portato al quartier generale in Campidoglio dove è rimasto per un paio di ore ed è stato denunciato per interruzione di pubblico servizio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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