Scontro tra Ama e sindacati per gli stipendi. Roma sempre più sporca

Scontro tra Campidoglio e sindacati sugli stipendi. Nel frattempo la Capitale è sporca e va a fuoco l'ennesimo deposito mezzi di Ama

Scontro tra Ama e sindacati per gli stipendi. Roma sempre più sporca

Le strade di Roma sono sempre più sporche e i semplici cassonetti, ormai, assomigliano a delle discariche. Ai soliti vecchi problemi si aggiungono anche dei malumori tra Ama, Campidoglio e i sindacati. Non è un caso se l'incontro previsto ieri, martedì 30 novembre, è saltato.

L'oggetto della riunione era definire i dettagli operativi del patto siglato un paio di settimane fa secondo il quale gli operatori ecologici avrebbero dovuto rinunciare alle ferie nei giorni lavorativi di dicembre e gennaio e, su base volontaria, rinunciare anche alle festività: 8 dicembre, Natale e Capodanno. Tutto questo in cambio di un bonus (fino a 360 euro) sullo stipendio di marzo. Osservando la condizione delle strade è palese che il clima non sia dei migliori ma dall'azienda invitano alla calma in quanto, riporta la Repubblica, funzionari e rappresentanti sindacali si stanno incontrando a livello intermedio per mettere a punto i turni di lavoro e potenziare i giri della raccolta anche durante i festivi. Vale a dire nel periodo in cui solitamente lavorano un terzo dei dipendenti (circa 2.400 persone). La firma però tra l'amministratore unico di Ama e i segretari regionali dei sindacati al momento non c'è e se non arriva non è per colpa dei netturbini.

La questione stipendi

La questione del bonus per gli operatori ecologici in realtà è solamente la punta dell'iceberg. Lo scontro tra sindacati e Ama non avviene per i 300 euro di bonus e le ferie di Natale ma per altri motivi, in particolare la questione stipendi. Un anno fa dalla precedente amministrazione è stato deciso che sarebbero aumentati i salari annui per funzionari, capiarea e dirigenti i quali sarebbero arrivati a guadagnare fino a 85mila euro.

Neanche a dirlo, questi aumenti non hanno minimamente sfiorato le buste paga degli operatori ecologici i quali, in media, arrivano a percepire annualmente 28mila euro lordi. Proprio per questo motivo il prossimo 13 dicembre ci sarà un nuovo sciopero fra i netturbini per il rinnovo del contratto nazionale.

Il futuro di Ama

Per Uiltrasporti il vero cambio di passo si avrà nel momento in cui si avrà un'azienda decentralizzata dedicata per ogni municipio. E per questo, attraverso la figura di Alessandro Bonfigli, segretario regionale Uiltrasporti, difende gli operatori ecologici: "Ci sono figure apicali diventate capiarea e dirigenti in piena pandemia con lauti aumenti di stipendio con una città sommersa ancora dai rifiuti. Se non si rispetta chi lavora sotto le intemperie reagiremo con forza" e per questo motivo "non è possibile prendersela con i netturbini".

Natale Di Cola, segretario regionale Cgil, invece mira più su una multiutility pubblica. Da qui l'appello a Gualtieri: "Entro Natale il sindaco ci dica come rilanciare Ama, quei cumuli di rifiuti sono - spiega Di Cola -raccolti a mano e i netturbini sono costretti a lavorare come 50 anni fa: l'azienda deve metterli in condizione di lavorare nel migliore dei modi".

Difficile fare altrimenti, soprattutto alla luce dell'ennesimo incendio che ha colpito Ama.

Lunedì notte sono andati a fuoco sei mezzi. Non essendoci testimoni e telecamere in grado di ricostruire quanto accaduto, i vertici aziendali aspettano la relazione dei vigili del fuoco. Non viene escluso il corto circuito.

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