"Siamo i Casamonica": lo pestano davanti a moglie e figli e gli tagliano un orecchio

In arresto due esponenti del clan della Capitale, accusati di aver picchiato e sfregiato un 59enne egiziano nel corso di una lite per motivi di traffico

Una volante della Polizia (foto di repertorio)
Una volante della Polizia (foto di repertorio)

Una lite nel traffico, poi le minacce e l’aggressione: “Siamo Casamonica, adesso vedrai che ti succede”. E tagliano al malcapitato automobilista, un pezzo di orecchio. Per questo due esponenti del clan rom sono stati arrestati dalla squadra mobile. Si tratta di Giuseppe Casamonica - 21 anni - ed Antonio Casamonica (19 anni) fratelli ed entrambi appartenenti alla nota famiglia sinti riconosciuta come clan dalla direzione distrettuale antimafia.

La lite nel traffico e il pestaggio ripreso dalla videosorveglianza

L’arresto è arrivato dopo alcune settimane di indagini avviate in seguito a un pestaggio avvenuto il 17 aprile scorso nella zona di Morena a Roma. Ad avere la peggio è stato un cittadino egiziano che era in auto con moglie e figli. La lite è avvenuta per motivi di traffico, probabilmente una precedenza non accordata. I due Casamonica avrebbero bloccato con la loro auto il passaggio a quella condotta dal 59enne egiziano. Poi, quando l'uomo è sceso dall'auto, sarebbe iniziata l’aggressione: calci, spintoni, schiaffi e poi è spuntato un coltello con cui uno degli arrestati ha sfregiato l’orecchio dell’egiziano. Secondo quanto ricostruito dalla polizia, che ha avuto accesso ad alcune immagini e audio del sistema di videosorveglianza stradale, i presunti aggressori avrebbero rivendicato l’appartenenza al clan: “Siamo i Casamonica” con l’intento di intimidire il 59enne. L’egiziano è stato poi lasciato in una pozza di sangue e, dal referto medico, ha riportato un trauma cranico-facciale, contusioni multiple e la recisione della porzione superiore del padiglione auricolare destro.

L’arresto avvenuto ieri dei due esponenti del clan Casamonica è arrivato su mandato della Procura di Roma e della Direzione distrettuale antimafia, su ordinanza del giudice Ezio Damizia.

Tanti a osservare la scena ma nessuno ha testimoniato

Alla fine la Procura ha impiegato meno di un mese a trovare i presunti responsabili dell’aggressione e tutto grazie a delle telecamere di sorveglianza e alla testimonianza della figlia dell’egiziano

aggredito. Le immagini recuperate, però, mostrano come altre persone abbiano assistito ai fatti ma nessuno ha testimoniato. La zona dove è avvenuto il pestaggio, secondo gli inquirenti, è controllata proprio dai Casamonica.

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