Sulla Colombo i limiti ci sono ma tutti se ne infischiano

Su alcuni tratti della Cristofoto Colombo si deve andare a 30 chilometri orari ma nessuno rispetta tale limite. Molti sorpassano, anche a destra, e insultano chi rispetta il limite

Sulla Colombo i limiti ci sono ma tutti se ne infischiano

Su alcuni tratti della Cristoforo Colombo, nella Capitale, si deve andare a 30 chilometri orari ma praticamente nessuno rispetta tale limite. Come riportato dal Corriere, andare a questa velocità sulle corsie laterali di questa arteria stradale, nel tratto compreso tra Porta Ardeatina e l'Eur, non è facile. Spesso si viene sorpassati anche da destra da mezzi che vanno a una velocità più sostenuta e che magari, in fase di sorpasso, ne approfittano per fare gestacci e urlare insulti a chi invece rispetta le regole.

Il limite di 30 km/h

Come si capisce dalla segnaletica presente in quel tratto di strada, anche vicino a un incrocio, in entrambe le direzioni ci sono cartelli stradali che indicano come non si possa superare la velocità massima di 30 chilometri orari. Questa segnaletica è presente anche all'altezza di via Giustiniano Imperatore, nel tratto di strada dove, nella notte tra mercoledì 19 ottobre e giovedì 20, è stato travolto e ucciso Francesco Valdisseri, di anni 18. Prima del luogo in cui è avvenuto il tragico incidente si vede infatti il segnale di divieto.

Lo scorso aprile era stato innalzato il limite a 80 chilometri orari, a 60 in prossimità dei semafori e dei centri abitati, ma interessava solo il tratto di strada che va dall'Eur fino a Ostia. Un residente in zona ha spiegato: “Il limite a 30 all'ora venne deciso dalla giunta precedente, quella guidata dall'ex sindaca Virginia Raggi, M5s, a causa degli avvallamenti provocati dalle radici degli alberi”. Oltre ai cartelli rotondi cerchiati di rosso ci sono anche quelli triangolari che avvisano della presenza di dossi. Anche se il manto stradale è stato rifatto, i limiti sono rimasti. Non ci sono però autovelox, come confermato dal cittadino, secondo il quale l'ultimo c'era circa una decina di anni fa.

L'appello al sindaco Gualtieri

In seguito agli ultimi tragici fatti avvenuti in questo tratto di strada, il Campidoglio aveva promesso di prendere provvedimenti, ma a oggi niente è cambiato. Vicino ai lumini, ai cuori, e ai fiori che ricordano il 18enne morto pochi giorni fa, è comparso un cartello con una frase indirizzata al sindaco capitolino: “Sei morti in sei giorni, Gualtieri ferma la strage”. Dall’inizio dell’anno ci sono state oltre 80 vittime della strada solo a Roma. Quasi ogni giorno c’è un incidente sulla Colombo: “Qui c'è un incidente al giorno.

Con mia moglie spesso, durante la notte, sentiamo i botti e le frenate degli incidenti. Il problema è che il flusso di veicoli è eccessivo e, senza controlli, i limiti non li rispetta nessuno. Non c'è senso di responsabilità”, ha raccontato un altro residente.

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