Il Pd vince le elezioni suppletive di Roma centro con Cecilia D'Elia, ma a votare non ci va nessuno. Non passa inosservato il dato relativo all’astensionismo. Solo l’11,33 per cento del corpo elettorale, ovvero 21mila persone su 185mila, infatti, si è recato alle urne. Un netto peggioramento, rispetto a due anni fa, quando si superava la soglia del 17 per cento.
Non bastano, pertanto, i timori legati alla pandemia per giustificare il basso coinvolgimento a una competizione, che interessa sempre meno cittadini. La maggior parte degli aventi diritto, infatti, ha preferito i saldi, la tradizionale scampagnata del weekend o la semplice passeggiata al sole che spendere dieci minuti del proprio tempo per indicare il sostituto di Roberto Gualtieri in Parlamento.
Gli stessi appelli del primo cittadino, del governatore della Regione Lazio Roberto Zingaretti, del commissario europeo per gli Affari Economici Paolo Gentiloni, non sono bastati a motivare uomini e donne del collegio noto per essere quello delle Ztl. A parte il voto di apparato, in pochissimi hanno risposto al messaggio dei big democratici che l’hanno ancora spuntata, ma con quattro gatti, nel vero senso della parola.
E’ un bicchiere mezzo pieno, pertanto, il 59 per cento dei consensi ottenuto dall’ex assessore al Comune di Roma Cecilia D’Elia, che ottiene il seggio e sarà quindi tra coloro che sceglieranno il prossimo Capo dello Stato. Arriva seconda, invece, Simonetta Matone, la capogruppo della Lega in Campidoglio che prende il 22 per cento. Terza piazza, poi, a Valerio Casini, esponente di Italia Viva, sostenuto da Calenda, che sfiora la soglia del 13 per cento. Beatrice Gamberini si ferma al 3 per cento, mentre Lorenzo Vanni per pochissimo non ottiene il 2 per cento.
Nonostante il dato negativo sull’affluenza, D’Elia ringrazia, comunque, i suoi elettori tramite Twitter e sottolinea, come metterà tutta se stessa per onorare “la responsabilità di questo nuovo impegno in un momento così delicato per il nostro Paese”.
Il commento che non passa inosservato, però, è quello di Matteo Renzi. L'ex premier, infatti, non perde l’occasione per lanciare qualche stoccata ai 5 Stelle e in modo particolare all’ex premier Conte, noto per aver rinunciato al fotofinish alla corsa.
“E’ stato un grandissimo risultato quello di Valerio Casini – evidenzia il leader di Italia Viva su Radio Leopolda - . Andiamo a veder quanto ha preso il M5s con Gualtieri? Il 4, il 5 per cento. Noi abbiamo fatto 13, con un candidato un giovane che sa prendere i voti”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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