Per Ronaldinho al Milan una corsia preferenziale

Per Ronaldinho al Milan una corsia preferenziale

Ronaldinho al Milan: la prima parte della missione si può dire compiuta. È solo la prima parte, d’accordo, ma rappresenta più di una ipoteca sulla futura conclusione della trattativa da rinviare, per la definizione, ai mesi canonici di maggio o giugno 2007, nel più favorevole dei casi. Si tratta, nella circostanza, della corsia preferenziale costruita, nelle passate settimane, da Adriano Galliani, con il fratello del campione, suo agente a tutti gli effetti, curatore di contatti con società e sponsor, ideatore di quella strisciolina targata Nike che incornicia i capelli ricci del folletto brasiliano e con cui Ronaldinho si presenta puntualmente in campo, vestito sia con la casacca azulgrana del Barça sia con quella verde-oro della nazionale brasiliana.
Per Ronaldinho al Milan adesso c’è un punto fermo: la società di Silvio Berlusconi è il primo e unico trasferimento gradito al numero 10 del Barcellona e al suo staff. È questo il risultato incassato dall’azione diplomatica rossonera cominciata in tempi non sospetti e conclusa martedì sera con la seconda cena consecutiva tra la delegazione rossonera (Galliani e Braida) e Roberto de Assis, accompagnato nella circostanza, da Ernesto Bronzetti. In questa ultima occasione sono stati affrontati i temi legati al contratto economico della stella brasiliana, i suoi legami con gli sponsor (Nike è incompatibile con Adidas, sponsor tecnico dei milanisti).
L’esito del negoziato non è scontato: Ronaldinho è legato al Barça da un contratto lungo altri tre anni ma il fatto che le due parti, l’agente del fantasista, e i rappresentanti del club spagnolo, si siano messi a discutere di un eventuale rinnovo, è il segnale che quella scadenza, così lontana, non rappresenta un grande ostacolo. Piuttosto il riferimento esplicito di Roberto de Assis alla famiglia Berlusconi («abbiamo eccellenti rapporti») riferito martedì pomeriggio all’uscita dai cancelli di Milanello è legato a un episodio passato finora sotto silenzio. Il fratello di Ronaldinho, conosciuto per la sua procura di Ricardo Oliveira nell’estate scorsa, ha conversato amabilmente, al telefono cellulare di Adriano Galliani, con il presidente Silvio Berlusconi lunedì sera. Il colloquio molto breve e informale è servito a cementare la simpatia reciproca e a confermare la corsia preferenziale nei confronti del club rossonero. Che in questo momento è rappresentata da una palese dichiarazione di intenti, niente di scritto insomma, da parte dell’agente di Ronaldinho.
Per trasformare l’attuale intesa in un trasferimento dal Barcellona al Milan, occorreranno settimane di trattative e un colloquio franco con il presidente La Porta. Secondo fonti catalane, il club spagnolo campione d’Europa in carica fino ad Atene, eliminato dagli ottavi di finale per mano del Liverpool, è già pronto a discutere con il Milan avendo deciso di conservare nello schieramento del prossimo anno Messi ed Eto’o.
Sempre di ieri, la dichiarazione di Robinho il quale ha fatto sapere che a gennaio ci fu una richiesta da parte del Milan, respinta dal Real. «Se non gioco, a giugno me ne vado» la dichiarazione dell’interessato. Il particolare riferito da Robinho corrisponde alla realtà ma è anche la conseguenza del virtuoso effetto mediatico Ronaldo.

«Da quando Ronie è arrivato al Milan, sono aumentate le proposte di agenti di calciatori che vogliono venire da noi» è la confessione di Galliani, ieri sera invitato insieme con Ancelotti, da una nota azienda a parlare della gestione delle risorse umane.

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